Scrittore americano, nato a Camden, Ohio, il 13 settembre 1876. Di famiglia povera, lasciò presto la casa paterna e peregrinò in varie città, facendo i più vari e faticosi mestieri. Partecipò alla guerra [...] uomini errabondi come l'autore, che non accettano l'ordine sociale e ripetono la situazione romantica del vagabondo quasi con l'aureola di santo, che si erge a giudice della società, animato da un'insoddisfazione la quale lo spinge ad abbandonare la ...
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ZAPPI-MARATTI, Faustina
Raffaele Spongano
Poetessa, nata, forse nel 1679, in Roma, da un amore extraconiugale legittimato più tardi, e ivi morta il 20 gennaio 1745. Dal padre Carlo Maratti (v.), che [...] , non abbandonò mai il culto degli studî, e non le cessò mai l'omaggio dei più insigni letterati d'allora. Ma quell'aureola di romana fortezza che l'aveva sempre circondata venne forse meno un momento a causa d'un tardivo e non corrisposto amore; e ...
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HACKS, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Breslavia il 23 marzo 1928. Seguace di Brecht e suo collaboratore nell'ultimo periodo berlinese, si è dedicato quasi esclusivamente al teatro, [...] politica, H. terminava un suo primo ciclo con la commedia Der Müller vom Sanssouci (1958), in cui viene sottratto dalla sua aureola il "grande re" prussiano Federico II. Già l'anno successivo H. tentava la nuova via dell'inserimento in una polemica d ...
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CICALA, Lanfranco
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Genova verso gli inizi del sec. XIII da Gugliehno e da una Sibilia.
Appartenne alla nobile famiglia genovese, dei Cicala, che partecipò attivamente [...] in cielo. Questa mistica conclusione in cielo ha fatto apparire Berlenda come una Beatrice dantesca e ha conferito al C. "l'aureola indefinita e vaga di precursore dello stil novo" (Branciforti, p. 81 n., 162). In realtà questa lode suprema è un ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] anche da noi, a Parma. Da Beccaria in poi questa generazione sapeva che almeno una traduzione e forse un'aureola internazionale di reputazione e di gloria avrebbe coronato ogni libro, ogni articolo che sostenesse con qualche energia o originalità la ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] innovazione, tra ismi tanto distinguibili, invece, tra Ottocento e Novecento, non induce a prendere partito; la perdita d'aureola dei grandi opinionisti (P. Pancrazi, E. Cecchi e pochi altri) periodicamente riscontrati sulle terze pagine, ora variate ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] quali Giammaria Ortes, Francesco Griselini, Andrea Memmo, Alberto Fortis.
Ortes è qui finalmente privato della sua aureola di scrittore sempre incompreso e perpetuamente troppo antico o troppo nuovo per il proprio tempo, sempre ritardatario o ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] in un passo di danza, magata dall'apparizione della testa mozza del Battista incorniciata da una duplice aureola, rappresenta una tal confluenza di motivi decadenti, che Huysmans poteva scrivere: «Risalendo alle fonti etnografiche, alle origini ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] Un equilibrio che non va violato, la cui esaltazione si presta ad una dilatatissima gestione ideologica.
Questo il mito che aureola Venezia nel Cinquecento, che si mescola ai bagliori della sua «singolare» unica bellezza: la città più bella del mondo ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] in un passo di danza, atterrita dall'apparizione della testa mozza del Battista incorniciata da una duplice aureola, rappresenta una tal confluenza di motivi decadenti, che Huysmans poteva scrivere: ‟Risalendo alle fonti etnografiche, alle origini ...
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aureola
aurèola s. f. [dal lat. aureŏla, propr. dim. femm. dell’agg. aureus «aureo», sottint. corona]. – 1. Cerchio luminoso o metallico, talora a raggiera, che nelle raffigurazioni artistiche e nelle immagini circonda il capo di alcune divinità...
aureolare
v. tr. [der. di aureola] (io aurèolo, ecc.), letter. – Cingere di un’aureola o, più spesso, a guisa di aureola. ◆ Part. pass. aureolato, anche come agg.: immagine aureolata; testa aureolata di biondi capelli; col volto aureolato...