Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] di Walther Ruttmann. Trasferitosi a Hollywood, ancora per Murnau M. scrisse lo splendido Sunrise. A song of two humans (1927; Aurora), dal racconto di H. Sudermann e lo screen treatment di Four devils (1929; I quattro diavoli). A partire dall'avvento ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] anche ai genitori del Gonzaga, Federico e Margherita di Wittelsbach, orgogliosi del figlio, e ne loda la moglie Isabella d'Este ("bella aurora"). In un componimento ("El tempo più d'ogni altra cosa vola") G. dà la parola a uno dei cani prediletti da ...
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Gelovani, Michail Georgievič
Vivia Benini
Attore e regista cinematografico georgiano, nato in una località rurale nei pressi di Kutaisi il 6 gennaio 1893 e morto a Mosca il 21 dicembre 1956. La somiglianza [...] a esibire una forte inflessione caucasica, G. divenne Stalin. La serie si aprì con Velikoe zarevo (1938, La grande aurora), sulla rivoluzione del febbraio 1917; in una successiva trilogia l'attore passava dal giuramento di Stalin nel 1924 davanti ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] un anno dopo ne sposò la cognata, Maria Luisa Hugues, con la quale divise la cura di due figlie adottive: Eleonora e Aurora), nel 1800 il G. entrò nella legazione di Svezia dapprima come copista, poi come segretario particolare del ministro.
A Genova ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] Fetonte nella loggia del cortile dei leoni nel castello del Buonconsiglio a Trento di Girolamo Romanino, del 1531, o dell'Aurora nel casino del palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma di Guido Reni, del 1614. Di origine tardomanieristica sono pure gli ...
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GHIDETTI, Gaetano
Emanuela Bagattoni
, Figlio dell'"indoratore" Giacomo e di Giulia Ferrari, nacque a Parma il 6 apr. 1723 nella parrocchia di S. Pietro dove, il giorno seguente, fu battezzato (Mendogni, [...] , per opere come La buona figliola di C. Goldoni (1756), Issipile e Catone in Utica di P. Metastasio (1756), Titone e l'Aurora (1758) e Ippolito e Aricia (1759).
Nel 1757 furono commissionati al G. gli ornati dell'interno del teatro di Colorno; e due ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] tra i quali emerge per copia di riferimenti Orazio; vi sono inoltre accenni al Doctrinale di Alessandro de Villa Dei e alla Aurora di Pietro de Riga. Nonostante si sia talora rimproverato al B. di non eccellere molto in dottrina (è noto che Erasmo lo ...
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FILIASI, Lorenzo
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Napoli il 25 marzo 1878, dal marchese Luigi, buon musicista dilettante (compose l'operetta Il Menestrello, rappresentata a Napoli il 7 maggio 1880), [...] fornì il libretto di una vicenda mistica, ambientata in un convento francescano nell'Umbria medievale. L'opera, intitolata dapprima L'aurora più bella, fu rappresentata, oltre dieci anni dopo il suo completamento, al teatro S. Carlo di Napoli il 16 ...
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Harlan, Veit
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista e attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Berlino il 22 settembre 1899 e morto a Capri il 13 aprile 1964. Avvalendosi di una solida formazione [...] il melodramma Die Reise nach Tilsit (1939; Verso l'amore), ricalcato su Sunrise ‒ A song of two humans (1926; Aurora) di Friedrich W. Murnau; Das unsterbliche Herz (1939; L'accusato di Norimberga), tratto da un testo del padre, storia melodrammatica ...
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O'Brien, George
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 19 aprile 1900 e morto a Tulsa (Oklahoma) il 4 settembre 1985. Ricoprì con successo, grazie anche al [...] un padre) nel misconosciuto East side, West side (1927; Titanic); Friedrich W. Murnau, che in Sunrise. A song of two humans (1927; Aurora) ne esplorò debolezze e zone d'ombra (O'B. vi interpreta un uomo che non sa sottrarsi alle lusinghe di una donna ...
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aurora
auròra s. f. [dal lat. aurōra]. – 1. Il chiarore accompagnato da colorazione purpurea che appare nel cielo a oriente prima del sorgere del sole, subito dopo l’alba: l’a. già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir...
aurorale
agg. [der. di aurora]. – 1. Dell’aurora: s’irraggiò alla luce a. (D’Annunzio); dell’aurora polare: raggi a.; zone a., le due calotte polari, in cui la frequenza delle aurore polari è relativamente alta. 2. fig., letter. Incipiente,...