Teorico della letteratura e critico (Częstochowa 1906 - Auschwitz 1942). È stato tra i pionieri dell'applicazione del metodo strutturale allo studio delle opere letterarie. Tra le sue opere: Rozprawa o [...] krytyce literackiej ("Discorso sulla critica letteraria", 1931); Od formizma do moralizma ("Dal formismo al moralismo", 1935); Elementy form literarckich ("Elementi delle forme letterarie", 1936). Prigioniero ...
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Scrittrice tedesca (Breslavia 1891 - campo di concentramento di Auschwitz 1942). Ebrea, alunna e assistente di Husserl, fu poi per poco tempo docente a Münster. Convertitasi al cattolicesimo nel 1922, [...] nel 1933 si fece monaca carmelitana a Colonia assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Rifugiatasi nei Paesi Bassi, non riuscì a sfuggire alle SS. In Endliches und ewiges Sein (post., 1950), ...
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Impresario e direttore di compagnia di danza (Parigi 1878 - Auschwitz 1942), fratello dell'uomo politico francese L. Blum. Alla morte di S. D. Djagilev (1929), divenne direttore dell'Opera di Monte Carlo. [...] Fondatore della compagnia dei Balletti russi di Monte Carlo (1932), insieme a W. de Basil, ne fu impresario e direttore artistico (1934-36). Dopo la rottura con de Basil (1936), fondò una propria compagnia ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] presso J. de Gaultier, il filosofo russo L. Šestov che diventerà suo mentore (da tale frequentazione deriverà l’opera Rencontres avec Léon Chestov, 1982). Šestov gli insegna non solo il proprio pensiero, ...
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Storico (Satu-Mare 1928 - Roma 1978). Di origine ebraico-ungherese, fu deportato ad Auschwitz e a Buchenwald. Dal 1953 direttore dell'Istituto di storia di Bucarest, nel 1958 si trasferì a Parigi e lavorò [...] presso il Centre d'études slaves dell'École des hautes études. Dedicò principalmente la sua ricerca alla Seconda Internazionale. Tra le sue opere: Correspondence entre Lénine et Camille Huys mans, 1905-1914 ...
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Ecclesiastico francese (Parigi 1926 - Parigi 2007). Di famiglia ebraica polacca (la madre morì ad Auschwitz nel 1943), si convertì (1940) al cattolicesimo. Sacerdote (dal 1954), fu cappellano degli universitarî [...] parigini (1954-69) e parroco a Parigi (1969-79); vescovo di Orléans (1979-81), dal 1981 al 2005 è stato arcivescovo di Parigi (emerito dal 2005) e dal 1983 cardinale ...
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Regista, scenografo e pittore polacco (Rzeszów, Polonia, 1922 - Varsavia 2008). Sopravvissuto ai campi di sterminio di Auschwitz e Buchenwald, iniziò la sua carriera di scenografo al Teatro di Nowa Huta, [...] di cui fu poi direttore artistico fino al 1966; scenografo e regista allo Stary Teatr di Cracovia (1966-70), fu poi direttore (1971-82) del Teatro Studio di Varsavia. Uomo di teatro completo, ma anche ...
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Scrittore ceco di origine ebraica (Salonicco 1923 - Roma 2012), sopravvissuto alla Shoah. Deportato con i familiari nel 1942 ad Auschwitz e quindi internato nel campo di concentramento di Schwarzheide-Sachsenhausen, [...] scaturite opere quali Země bez Boha (1948), Vítr z hor (1991), Vepři ve při (1993), Můj bratr dým (1993), The Painted Wall (1995; trad. it. I bambini di Auschwitz, 2020), Die Bemalte Wand (2002) e Obchodník se sny a jiné galilejské povídky (2009). ...
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Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran [...] parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria. Trasferitasi in Italia ...
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Dobrowolski, Antoni. – Insegnante polacco (Wolbórz 1904 - Dębno 2012), il più anziano degli ex prigionieri del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Insegnante, durante la seconda guerra mondiale [...] tentativo di sopprimere la cultura e l’identità nazionali. Nel giugno del 1942 fu arrestato dalla Gestapo e deportato ad Auschwitz, dove gli fu assegnato il numero di matricola 38081; venne poi trasferito nei lager di Gross-Rosen e di Sachsenhausen ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...