Cyrulnik, Boris. – Neuropsichiatra francese (n. Bordeaux 1937). Di origine ebraiche, scampato alla deportazione ma rimasto orfano e affidato ai servizi sociali, ha compiuti gli studi di Medicina all’Università [...] Uno studio sul fenomeno del suicidio infantile, 2014); Sauve-toi, la vie t'appelle (2012; trad. it. La vita dopo Auschwitz. Come sono sopravvissuto alla scomparsa dei miei genitori dopo la Shoah, 2014); Psychothérapie de Dieu (2017; trad. it. 2018). ...
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Cantautore e scrittore italiano (n. Modena 1940). Uno dei maggiori cantautori italiani, saldamente ancorato alle proprie matrici culturali e con una vocazione di cantastorie che costituisce la sua cifra [...] televisivo.
Il primo album da interprete è Folkbeat n. 1 (1967, che raccoglie brani degli anni precedenti, tra i quali Auschwitz); ricordiamo inoltre il già citato Radici, che comprende canzoni di grande successo come La locomotiva e Il vecchio e il ...
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Ravenna, Renzo. – Uomo politico italiano (Ferrara 1893 - ivi 1961). Nacque da famiglia ebraica e borghese, fu interventista e volontario durante la prima guerra mondiale, e iscritto al PNF dal 1924. Amico [...] in quanto ebreo e costretto, con la famiglia, a rifugiarsi in Svizzera (1943-45); molti suoi familiari perirono ad Auschwitz e quando ritornò a Ferrara, scagionato in due diversi giudizi legati ai provvedimenti di epurazione, rifiutò qualsiasi ruolo ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] saggi (L'Afrique de Pékin, in collab. con P.-F. Smets, 1966; L'imprescriptibilité des crimes de guerre et contre l'humanité, 1974; L'agent double, 1989; Écrire après Auschwitz?, 2003; La violence et l'amnésie: chroniques des années de soufre, 2004). ...
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Reisz, Karel
Grazia Paganelli
Critico, regista e produttore cinematografico ceco, di famiglia ebrea, nato a Ostrava il 21 luglio 1926 e morto a Londra il 25 novembre 2002. Autore tra i più rappresentativi [...] al Festival di Locarno.
Rifugiatosi nel 1938 in Inghilterra, inserito con il fratello dai genitori (scomparsi poi ad Auschwitz) in un convoglio di bambini in fuga dalle persecuzioni razziali, R. partecipò alla fase finale della Seconda guerra ...
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Calabresi, Mario. – Giornalista e scrittore italiano (n. Milano 1970). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1998 come cronista parlamentare presso l’ANSA e nel 1999 è passato nella redazione politica [...] direttore e cofondatore nel 2020 della Podcast company italiana Chora, tra le sue opere più recenti si segnalano Sarò la tua memoria. Una nonna sopravvissuta ad Auschwitz. Suo nipote. Un viaggio nella nostra storia (2023) e Il tempo del bosco (2024). ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] Larry Flint (Larry Flint ‒ Oltre lo scandalo).
Orfano di genitori deportati e uccisi dai nazisiti nel campo di sterminio di Auschwitz, a metà degli anni Cinquanta F. si diplomò alla FAMU di Praga (la Facoltà di cinema dell'Accademia delle Muse), dove ...
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Jakubowska, Wanda
Alessandro Loppi
Riccardo Martelli
Regista cinematografica polacca, di origine ebraica, nata a Varsavia il 10 novembre 1907 e morta ivi il 25 febbraio 1998. Prima donna regista del [...] distrutte dai bombardamenti tedeschi. Nel 1942 fu arrestata dai nazisti e rinchiusa prima nel campo di sterminio di Auschwitz e poi in quello di concentramento femminile di Ravensbrück; riuscì a stento a sopravvivere. Da questa esperienza nacque ...
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PETEANI, Ondina
Elisabetta Lecco
Lauro Rossi
PETEANI, Ondina. – Nacque a Trieste il 24 aprile 1925 da una relazione extraconiugale tra un ufficiale austriaco e Valentina Masini. Riconosciuta dal marito [...] Coroneo di Trieste. Il 31 maggio lasciò la città con un convoglio di reclusi che trasportò gli uomini a Dachau e le donne ad Auschwitz, dove giunsero il 4 giugno. A Ondina Peteani fu tatuato sul braccio il numero 81672. In ottobre fu spostata prima a ...
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Amis ⟨ä´mis⟩, Martin. - Scrittore inglese (Oxford 1949 - Lake Worth Beach, Florida, 2023). Nei suoi romanzi ha dimostrato un notevole eclettismo passando con successo da un genere letterario all'altro, [...] nucleare. In Time's arrow: or The nature of the offence (1991; trad. it. 1993), A. trasporta gli orrori di Auschwitz nel quotidiano di una periferia americana del nostro tempo, mentre in The information (1995; trad. it. 1996), storia della rivalità ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...