Linguista statunitense (Surprise, Nebraska, 1916 - Austin, Texas, 2007). Ha insegnato nell'univ. di Washington (1945-49) e dal 1949 nell'univ. del Texas. Specialista di linguistica storica, si è occupato [...] di indoeuropeo (Proto-Indoeuropean phonology, 1952; Proto-Indoeuropean syntax, 1974; Residues of Pre-Indo-European active structure and their implications for the relationships among the dialects, 1995; ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] 1969: 38)
(6) Mi raccomandò d’indurre l’ammalato a restar coricato più a lungo che fosse possibile (Svevo 1988: 52)
Austin, nel descrivere l’atto illocutivo, ne specifica tre tipi di effetti: l’assicurarsi la ricezione, cioè far sì che il significato ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] italiano e le loro relazioni con atti illocutivi, si veda Fava (1995).
Sulla base delle proposte fatte da John L. Austin (1962, trad. it. 1987: 110-120) si distinguono i seguenti cinque tipi illocutivi: (a) verdettivo, (b) esercitivo, (c) commissivo ...
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In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. Il termine, diffuso dal linguista e filosofo J.L. Austin nell’ambito della teoria degli atti linguistici, è stato poi ripreso nel linguaggio giuridico per indicare enunciati costitutivi, nel ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] afferma qualcosa suscettibile di essere vero o falso, ma si compie un’azione, ‘si fa qualcosa’. Sotto le suggestioni di Austin, ma con intenti più sistematici, J. Searle (Speech acts, 1969) elaborò poi un’articolata teoria del s. basata sulla nozione ...
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Grice ⟨ġràis⟩, Herbert Paul. - Filosofo inglese del linguaggio (Birmingham 1913 - Berkeley 1988). Esponente della "filosofia del linguaggio ordinario", ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo della [...] del linguaggio ordinario", ha sviluppato in modo originale alcune tesi dell'ultimo Wittgenstein e di J. L. Austin, fornendo contributi di rilievo nelle analisi pragmatiche del linguaggio, cioè nello studio del significato in connessione con la ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] R. E. Longacre, in Current trends in linguistics, vol. ii, L'Aja 1973.
Fonetica: W. P. Lehmann, Proto-Indoeuropean phonology, Austin 1952. Sulla teoria laringale: Evidence for laringeals, a cura di W. Winter, L'Aja 1965; F. O. Lindeman, Einführung in ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] , chi parla è al tempo stesso realizzatore di un’azione. A questa azione ci si riferisce col nome di atto illocutivo (Austin 1962; Searle 1969) o, più in generale, di atto linguistico. Esso è una forma di comportamento governato da regole di tipo ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] »), a indicare che lì termina un’unità di valore azionale e predicativo (ovvero di un enunciato, secondo la definizione di Austin 1962).
Anche negli esempi da (18) a (26) gli enunciati scanditi dalla prosodia sono accostati gli uni agli altri all ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] sono problemi da inquadrare nella cosiddetta "l. pragmatica", la quale risale alla teoria degli "atti linguistici" di J. L. Austin e J. R. Searle: un atto linguistico è un'azione comunicativa che si svolge secondo regole sociali di funzionamento e di ...
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strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...
donna-killer
(donna killer), loc. s.le f. Sicaria, assassina su commissione. ◆ Nel corso del film la vedremo giustiziare due delle donne killer, l’una ormai casalinga e madre nella sua casa di Austin, l’altra divenuta la regina della malavita...