Entomologia
Giuseppe Maria Carpaneto
Augusto Vigna Taglianti
Nel linguaggio scientifico corrente, l'entomologia è lo studio degli Insetti, la classe più numerosa del regno animale, compresa nel phylum [...] pericolosi è stata tramandata di generazione in generazione e ha accompagnato la trasformazione evolutiva degli Ominidi dagli Australopitechi al genere Homo. Ancora oggi, sia i Primati antropomorfi (gorilla, scimpanzé, orango) sia i popoli cacciatori ...
Leggi Tutto
cervello, evoluzione del
Daniela Ovadia
Anche il cervello, come ogni altro organo, è sottoposto alla pressione evolutiva secondo le leggi darwiniane. Lo studio dell’evoluzione del cervello nelle diverse [...] sui fossili dimostrano l’esistenza di un antenato comune all’incirca 10÷7 milioni di anni fa. Il primo bipede, l’australopiteco, compare invece 6 milioni di anni fa: non è più grande dello scimpanzé né ha un cervello più sviluppato. Il bipedalismo ...
Leggi Tutto
cervelletto
La porzione dell’encefalo che occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica; ha forma ellissoidale appiattita, con l’asse maggiore disposto trasversalmente, è formato da due [...] significativamente rispetto all’intero volume cerebrale fra i vari Mammiferi, e in particolare fra i Primati. Negli australopitechi è stato osservato che gli emisferi cerebrali erano più grandi rispetto al cervelletto se comparati ad altri Ominidi ...
Leggi Tutto
(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] e biochimico) si siano divise 5 milioni di anni fa. Dalla capacità dei crani fossili dei primi antenati dell'uomo (varie specie di ominidi australopitechi vissuti in Africa da 4,4 a 2,5 milioni di anni fa) si ricava che il loro c. misurava sui 400 cm ...
Leggi Tutto
Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] grandi e presentavano un'ampia superficie masticatoria, adatta a una dieta a base di cibi duri di origine vegetale. L'australopiteco è stato per lungo tempo considerato un cacciatore, ma in realtà esso non aveva le capacità né fisiche né intellettive ...
Leggi Tutto
Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] rinvenuti in Sudafrica (Sterkfontein) e risalenti a 3,5 milioni di anni fa evidenziano nelle forme più antiche di australopiteco una commistione di caratteri scimmieschi (la parziale divergenza dell'alluce) e di caratteri umani (la presenza dell'arco ...
Leggi Tutto
Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] . I ritmi di formazione dello smalto in Ominini fossili suggeriscono che i tempi di sviluppo dentale fossero più brevi negli Australopitechi e nei primi membri del genere Homo rispetto agli esseri umani moderni. Ciò indica che lo schema moderno di ...
Leggi Tutto
Popolazione
Alfred Sauvy
di Alfred Sauvy
Popolazione
sommario: 1. Concetti generali. 2. Misurazione dei fenomeni demografici. a) Censimenti e statistiche correnti. b) Migrazioni internazionali e interne. [...] e dalla tecnica impiegata. Non meno di un milione di anni prima della nostra era, sulla Terra potevano esserci circa 125.000 Australopitechi. Intorno all'8000 a.C. la Terra era popolata da circa 5 milioni di uomini (secondo alcuni invece non più di ...
Leggi Tutto
Corpo maschile e corpo femminile
Francesco Figura e Gabriella Spedini
Dimorfismo sessuale
di Francesco Figura
Il dimorfismo sessuale è il fenomeno per il quale gli individui dei due sessi presentano [...] contro i predatori e la raccolta. Non possiamo sapere con certezza quale ruolo svolgesse la femmina nelle bande di australopitechi, ma è verosimile che l'attività di raccolta avesse grande importanza, come testimoniato dai resti dei denti di Lucy ...
Leggi Tutto
Biologia
Emanuele Padoa; Eraldo Antonini
di Emanuele Padoa ed Eraldo Antonini
BIOLOGIA
Biologia di Emanuele Padoa
sommario: 1. Introduzione. 2. Caratteri essenziali degli organismi viventi. 3. Le proteine: [...] sappiamo oggi che questa evoluzione ha portato dai bruti all'uomo, con un progresso del volume delle masse cerebrali dai 500 cm3 degli Australopitechi ai 680 dell'Homo habilis, agli 800 e 1.100 degli H. erectus di Giava e della Cina, ai 1.250 dell'H ...
Leggi Tutto
australopiteco
australopitèco s. m. [lat. scient. Australopithecus, comp. del lat. australis «australe» e -pithecus «-piteco»] (pl. -chi o -ci). – Primate fossile, appartenente alla famiglia degli ominidi, vissuto tra 4 (o forse 6) e 1 milione...
megantropo
megàntropo s. m. [lat. scient. Meganthropus, comp. di mega- e gr. ἄνϑρωπος «uomo»]. – In paleoantropologia umana, m. paleogiavanese, nome attribuito provvisoriamente a un ominide fossile nel 1941 in occasione del ritrovamento di...