Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] KNM ER 1470) a grande capacità cranica (750 ml), ma con una faccia ‘arcaica’, più simile cioè a quella dell’Australopiteco per il grande sviluppo dell’apparato masticatorio. Nello stesso sito è stato rinvenuto anche un cranio (KNM ER 1813) nel quale ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] rinvenuti in Sudafrica (Sterkfontein) e risalenti a 3,5 milioni di anni fa evidenziano nelle forme più antiche di australopiteco una commistione di caratteri scimmieschi (la parziale divergenza dell'alluce) e di caratteri umani (la presenza dell'arco ...
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Evoluzione
Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende [...] nome di Homo habilis. Contemporaneamente a quest'ultimo fa la sua apparizione anche una nuova specie di australopiteco con caratteristiche più evolute dell'afarensis, l'Australopithecus robustus. Le caratteristiche del cervello dell'Homo habilis sono ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] di Homo, H. rudolfensis, datata a circa 2,5 milioni di anni fa. Nel 1996 a Malema sono stati trovati resti di un australopiteco robusto identificato come A. (Paranthropus) boisei, anch'esso datato a circa 2,5 milioni di anni fa. Questi fossili hanno ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] era preparato alla scoperta, fatta nel luglio 1959 da Mary Leakey nella gola di Olduvai in Tanzania settentrionale, di un australopiteco con enormi denti e muscolatura potente. Si trattava del cranio di un uomo-scimmia così robusto da far apparire ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] al Ciad settentrionale, dove nel 1993 è stata rinvenuta a Bahr el-Ghazal, vicino a Koro Toro, la prima mandibola di un australopiteco affine ad A. afarensis, in sedimenti datati tra 3 e 3,5 milioni di anni (m.a.). Nel 1994, nei sedimenti pliocenici ...
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australopiteco
australopitèco s. m. [lat. scient. Australopithecus, comp. del lat. australis «australe» e -pithecus «-piteco»] (pl. -chi o -ci). – Primate fossile, appartenente alla famiglia degli ominidi, vissuto tra 4 (o forse 6) e 1 milione...
megantropo
megàntropo s. m. [lat. scient. Meganthropus, comp. di mega- e gr. ἄνϑρωπος «uomo»]. – In paleoantropologia umana, m. paleogiavanese, nome attribuito provvisoriamente a un ominide fossile nel 1941 in occasione del ritrovamento di...