Storico del diritto (Rovereto 1887 - Monaco di Baviera 1955). Di famiglia italiana ma cittadino austriaco, studiò in Austria e in Germania e insegnò nell'univ. tedesca di Praga (dal 1917) e in quella di [...] Monaco (dal 1935), delle quali fu anche rettore. Romanista, allargò il campo delle sue indagini a tutti i diritti dell'antichità. Tra le opere: Aegyptisches Vereinswesen zur Zeit der Ptolemäer und Römer ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1897 - Monaco di Baviera 1975), figlio di uno dei fondatori del partito socialdemocratico in Austria. All'avvento del nazismo si rifugiò in Inghilterra, e divenne cittadino [...] inglese. Dapprima celebre parodista (Mit fremden Federn, 1927; Unter falscher Flagge, 1932), si affermò come romanziere attento a registrare, spesso con ironia, i fatti del presente: Sintflut (1929); Hochstaplernovelle ...
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Patriota ungherese (Kežmarok 1657 - Izmit, Asia Minore, 1705); si distinse nelle lotte per l'indipendenza contro l'Austria e fu per un breve periodo principe di Transilvania. Aiutato da M. Apafi e dal [...] pascià di Oradea, nel 1681 batté, a capo di ribelli ungheresi, le forze di Leopoldo I, e quindi ottenne dal Sultano l'investitura a principe dell'Ungheria superiore. Nel 1683, durante l'assedio di Vienna, ...
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Cronista e storico medievale (n. 1114 circa - m. abbazia di Morimond, Alta Marna, 1158), figlio di Leopoldo III d'Austria e di Agnese, figlia dell'imperatore Enrico IV. Studiò all'univ. di Parigi, ed entrò [...] poi nel monastero cisterciense di Morimond, di cui divenne abate; nel 1138 divenne vescovo di Frisinga; partecipò alla crociata con l'imperatore Corrado III (1147-49) e accompagnò poi Federico Barbarossa, ...
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Diplomatico (n. Reggio nell'Emilia - m. Genova 1896). Nel 1865 gli fu affidata la missione di indurre l'Austria a cedere il Veneto dietro l'indennità di un miliardo, ma non riuscì nell'incarico, nonostante [...] l'esistenza a Vienna di un partito favorevole all'accordo ...
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Uomo politico e scrittore (Zara 1877 - Roma 1935); tra i primi agitatori dell'irredentismo dalmatico, fu perseguitato dall'Austria; insegnante di italiano, dal 1911 al 1925, all'University College di Londra, [...] fondatore, insieme con A. Bacotich, dell'Archivio storico per la Dalmazia; senatore dal 1923. Pubblicò volumi di versi e studî di letteratura, di storia dell'arte, di politica estera ...
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Musicista (Imst, Tirolo, 1560 - Vienna 1590); studiò a Venezia e fu cantore alla corte dell'arciduca Ferdinando d'Austria e quindi nell'abbazia cisterciense di Heiligenkreuz; nel 1587 entrò nell'ordine [...] francescano. Noto per buone composizioni sacre pubblicate in 5 voll., di cui due postumi (1582-90, 1593, 1601). Altre composizioni sono conservate inedite a Monaco ...
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Generale imperiale (m. 1686). Partecipò all'assedio di Philippsburg (1676); dopo la pace di Nimega (1678), passò in Austria e fu inviato a reprimere una sollevazione in Boemia (1681). Nella guerra contro [...] i Turchi si distinse alla difesa di Vienna (1683) e alla presa di Esztergom e di Munkács; cadde all'assalto di Budapest ...
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Scrittore austriaco (Dušnik, Boemia, 1821 - Vienna 1872). Votatosi assai presto agli ideali di libertà, lasciò una prima volta l'Austria nel 1844, per pubblicare a Lipsia le sue poesie di tendenza Kelch [...] assai penetranti. Fu poi a Parigi (dal 1854), a Ginevra (dal 1860), a Stoccarda (dal 1863); tornò definitivamente in Austria solo nel 1868. La sua ineguale produzione poetica e narrativa risente solo in parte dei fermenti innovatori che animarono la ...
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Figlia (Laeken 1840 - castello di Bouchoute 1927) di Leopoldo I del Belgio, sposò (1857) l'arciduca Massimiliano d'Austria, poi imperatore del Messico (1864), che seguì oltre Oceano. Con l'acuirsi dei [...] torbidi, richiese invano (1866-67) l'appoggio di Napoleone III, e fece inutili tentativi a Vienna e a Roma. Colpita da malattia mentale, visse ancora a lungo dopo la fucilazione del marito, dimorando spesso ...
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