Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] iniziative di Ronca e del suo entourage sembra quello di non aver compreso che la Dc è ormai un partito autonomo, poco permeabile alle influenze esterne. Per questo l’azione di Ronca viene tacitata definitivamente con la rimozione da Pompei, nel ...
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STEFANO IV
Paolo Delogu
Figlio di un Marino, apparteneva ad una delle più nobili famiglie romane, da cui nel corso del IX secolo sarebbero usciti altri due papi (Sergio II, Adriano II). Fu allevato [...] lo stesso Ludovico il Pio stipulò con il successore di S., Pasquale. Il patto sanzionava l'autorità e l'autonomia, giurisdizionale ed economica, del papato nei territori attribuiti alla Chiesa romana da Pipino e da Carlomagno, e riconosceva alcune ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] suo governo a Parma (1765-1771), affidò quella università e la riforma degli indirizzi di studio, improntata a una forte autonomia nei confronti della Curia papale e ad un forte antigesuitismo.
Nell'università di Parma il C. ricopri la cattedra di ...
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Vedanta
Insieme di testi della letteratura filosofico-religiosa indiana, in cui il percorso di conoscenza inaugurato dai Veda trova un primo compimento sul piano liturgico (Brahmana, 10°-8° sec. a.C.), [...] di brahman come principio assoluto, realtà unica e trascendente, di cui la dimensione fenomenica è manifestazione priva di autonomia ontologica; nell’uomo tale realtà è presente come atman, lo spirito individuale che si ricongiungerà a quello ...
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LEONE
Gianluca Borghese
La data di nascita e le origini di L. non sono note. Alla morte di Sergio arcivescovo di Ravenna nel 769, L., arcidiacono, era il candidato alla successione sul quale era confluita [...] il 14 febbr. 777, senza che lo si potesse indurre a riconsiderare le scelte della sua politica in favore dell'autonomia della Chiesa ravennate.
Fonti e Bibl.: Agnello Ravennate, Liber pontificalis Ecclesiae Ravennatis, a cura di O. Holder Egger, in ...
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Sillabo Documento pontificio pubblicato da Pio IX nel 1864 insieme all’enciclica Quanta cura. Vi elenca (estraendole da documenti precedenti emanati dallo stesso pontefice) e condanna 80 proposizioni che [...] , società clerico-liberali; dottrine limitative del concetto tradizionale di Chiesa, dei suoi diritti e privilegi; dottrine sull’autonomia della società civile (considerata come unica fonte del diritto) e sui rapporti con la Chiesa; dottrine relative ...
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Arcivescovo luterano svedese (n. 1499 - m. Uppsala 1572 circa), fratello di Olof. Insegnante a Uppsala, fu nel 1531 eletto primo arcivescovo luterano di Svezia. Nel conflitto tra il fratello e il re Gustavo, [...] la sua duttilità di fronte al sovrano, come la sua energia verso il successore, Erik XIV, assicurarono alla chiesa quella relativa autonomia dal potere sovrano che l'insurrezione polemica degli altri non era riuscita a ottenere. Fu lui a dirigere la ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] il suo cammino anche nell’approfondimento di una genuina ‘spiritualità dello studio’, così come pose con coraggio la questione relativa all’autonomia dell’azione laicale29. Non era certo poco per un periodo in cui gravava la cappa di paure e sospetti ...
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Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] confutato e condannato, pochi giorni prima, le dottrine di Marsilio da Padova e di Giovanni di Jandun, che rivendicavano l'autonomia e l'indipendenza del potere temporale dalla Chiesa e che il Bavaro aveva fatto sue. Allora Ludovico ottenne di essere ...
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Teologo protestante e filosofo delle religioni (Peine, Hannover, 1869 - Marburgo 1937); prof. (1904) di teologia sistematica nell'univ. di Gottinga, poi (1915) a Breslavia e (1917) a Marburgo; fu anche [...] e alle forme del fatto religioso, nell'opera fondamentale Das Heilige (1917; trad. it. 1926) formulò la tesi dell'autonomia del fenomeno religioso rispetto a tutti gli altri campi dello spirito e della sua natura essenzialmente irrazionale. Tentò un ...
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autonomia
autonomìa s. f. [dal gr. αὐτονομία; v. autonomo]. – 1. In senso ampio, capacità e facoltà di governarsi e reggersi da sé, con leggi proprie, come carattere proprio di uno stato sovrano rispetto ad altri stati. Con riferimento a enti...
autonomico
autonòmico agg. [der. di autonomo (nel sign. 2 d)] (pl. m. -ci). – In fisiologia e patologia, che riguarda il sistema nervoso autonomo o che implica una sofferenza di questo: neuropatia diabetica autonomica.