Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] giusto equivaleva a dare a ciascuno la posizione, l'autorità e la funzione che gli spettavano nell'ordine del mondo oggetti manufatti, dei tessili, della carta, degli apparecchi televisivi, delle lavatrici, di tutti i prodotti artificiali creati, ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] Se infatti il marxismo tende a ridurli a uno, altri autori, soprattutto in nome della diatriba che all'inizio del Novecento come aziende - che si parli di case editrici o reti televisive, ma anche di università - nelle quali assume sempre maggiore ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] il terrore come mezzo diretto per stabilire la propria autorità e assicurarsi l'obbedienza. Questo sistema si è , tuttavia, il mondo rimase inchiodato di fronte allo schermo televisivo quando si verificarono gli assassinî di Monaco nel 1972, ed ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] un consiglio ma un comando" (De cive, cap. 14, parte I).
L'autorità, dunque, offre una ragione di primo ordine per agire e/o credere e una Se i fornitori dei programmi e della pubblicità televisivi abbiano potere in rapporto agli spettatori e quanto ...
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Educazione
Arnould Clausse
di Arnould Clausse
Educazione
sommario: 1. Che cos'è l'educazione? a) L'educazione, funzione sociale. b) Gli insegnamenti della storia. c) La dinamica delle relazioni ‛società-educazione'; [...] 'apprendimento. Nella scuola tradizionale, l'attività viene decisa d'autorità dal docente. Bisogna condurre il bambino a fare ciò che scuole sono invase dai registratori, dagli apparecchi radiofonici e televisivi. Ma ci si può domandare se gli sforzi ...
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Radioprotezione
Carlo Polvani
di Carlo Polvani
Radioprotezione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il riconoscimento degli effetti patologici delle radiazioni. 3. Sviluppo degli obiettivi e dei principi: [...] di rischio potrà a suo tempo mettere in grado le autorità nazionali di stimare l'accettabilità di una data dose somatica a disposizione del consumatore contiene radionuclidi e gli apparecchi televisivi emettono raggi X ‛molli' in quantità assai ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] dell’anno precedente anche la Sicilia era stata raggiunta dal segnale televisivo; la voce narrante è quella di Vincenzo Rabito, nato nel A Cagliari, infatti, nella fascia d’età degli autori delle scritte il sardo è fortemente minoritario rispetto all ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] di informazione computerizzati, dai programmi televisivi a diffusione mondiale all'apparecchio stereofonico pertanto lasciar cadere l'argomento. Questa ipotesi è stata avanzata anche da altri autori (v. Albrow, 1970, tr. it., pp. 90-96; v. ...
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Alle 3,32 del 6 aprile 2009 L’Aquila e molti paesi abruzzesi vengono colpiti da un terremoto di 6,2 gradi di magnitudo momento (Mw), pari a 5,8 gradi della scala Richter, o magnitudo locale (Ml). È la [...] Il tono emotivo, tuttavia, non permeava solo l’informazione televisiva ma coinvolgeva anche la stampa ed era stato usato da più farsi domande alle quali non sa dare risposte sul terremoto, l’autore scrive esasperato, il 29 marzo:
Ma cosa ne so io di ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] a tutti gli effetti lo stesso statuto professionale di un autore letterario o di un artista teatrale. In ogni caso, le sedute di visionatura di Youtube) dove spezzoni di trasmissioni televisive, di tutto il mondo, si intersecano con spezzoni di video ...
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romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...
trucco e parrucco (Trucco e Parrucco, trucco-parrucco) loc. s.le m. inv. 1. Nel mondo dello spettacolo, l’insieme delle operazioni di cura dell’aspetto, e in particolare il trucco e l’acconciatura di modelle e modelli, attrici e attori ecc.;...