Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] degradato quartiere di New York dove lavora; The hill (1965; La collina del disonore), duro apologo contro l'autoritarismo militare, ambientato durante la Seconda guerra mondiale in un campo di prigionia inglese. Mentre passava ecletticamente da un ...
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Guerra, Ruy (propr. Guerra Coelho Pereira, Ruy Alexandre)
Enzo Sallustro
Regista cinematografico mozambicano, nato a Lourenço Marques (od. Maputo) il 22 agosto 1931. Artista eclettico, ha realizzato [...] humour critico del romanzo, il regista ha realizzato un film che, nell'affrontare i valori borghesi e la simbiosi tra autoritarismo e conformismo, si illumina di una luce a tratti buñueliana. Nel 1985 ha diretto Opera do malandro, opera musicale di ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] funzioni della vita statale e il processo formativo del ceto dirigente, qui la monarchia era rimasta chiusa in quell'eccesso di autoritarismo che alla metà del sec. XVIII aveva attirato l'acuta critica di p. M. Doria.
Le difficoltà che all'azione di ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] , il fascino di un clima in cui rivivono Puoti e Leopardi, la scoperta del romanticismo, di Vico e di Hegel, l'autoritarismo borbonico e le utopie libertarie del primo '800 napoletano.
Nell'ultimo anno d'insegnamento all'università di Napoli (1875-76 ...
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BRUNIALTI, Attilio
Giuliana D'Amelio
Nato a Vicenza il 2 apr. 1849 da Giovanni Battista e Catterina Magnabosco, e compiuti qui gli studi secondari, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1870. Nella [...] , Torino 1896, p. 35).Si tratta di conclusioni cui il B. perveniva sulla base di un'esperienza storica fatta di autoritarismo nella gestione delle istituzioni, di unità statale "attuata dall'alto verso il basso, anziché dal basso in alto" (Crisafulli ...
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Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché suo seguace e collaboratore nelle complesse [...] L., conteneva un duro attacco ad alcuni aspetti, ritenuti decisivi, del sindacalismo riformista: il "confessionalismo politico" e l'"autoritarismo centralista". Se col primo la C.G.d.L. aveva legato strettamente "la propria sorte a quella dei partito ...
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DORIA, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova attorno al 1540 da Giacomo e da Bettina De Marini ed ebbe tre fratelli (Nicolò, Stefano e Gerolamo) e cinque sorelle, tutte sposate con esponenti [...] , e separati piuttosto da una rivalità personale che da un diverso progetto politico.
L'ostilità diffusa nei confronti dell'autoritarismo del principe Doria costò al D. non solo la mancata elezione ducale, ma anche l'esclusione dal Minor Consiglio ...
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BARBARO, Antonio
Gino Benzoni
Nato a Venezia nel 1627, terzo dei cinque figli di Carlo e Marietta di Francesco Diedo, svolse durante la sua non lunga vita un ruolo notevole, in particolar modo nel carso [...] soprintendere al vitto, all'alloggio, alla disciplina delle milizie, alle fortificazioni.
Vastità d'attribuzioni che, per l'autoritarismo del B., non poteva non creare attriti e conflitti di competenza specie col capitano generale Francesco Morosini ...
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FERRETTI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Torino il 20 ott. 1885 da Alessandro e da Clone Rossi. Laureatosi in lettere e filosofia a soli vent'anni, iniziò l'insegnamento nel 1907. Dal '12 al [...] intuizione immediata del suo valore, e il particolare rapporto che si instaurò fra i due, di complicità contro l'autoritarismo familiare, il coscienzioso adempimento, da parte del Leopardi, anche del lavoro più noioso, le amicizie ammirative che egli ...
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ALFONSO II d'Aragona, re di Napoli
Raffaele Mormone
Nacque in Napoli il 4 nov. 1448 dal re Ferrante d'Aragona e da Isabella di Chiaromonte. Fu dall'avo Alfonso I nominato principe di Capua assumendo [...] del trono rappresentava la protervia del grande baronaggio, mirante per di più, nello spirito dei tempi, a rafforzare l'autoritarismo dello stato, egli non ebbe scrupoli nel consigliare al padre le più severe misure repressive. Naturale perciò che il ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...