GAJO, Felice
Roberto Romano
Nacque a Canegrate, nei pressi di Legnano, il 5 nov. 1861 da Natale e Amalia Taglioretti.
Benché la famiglia di origine non fosse di così umili condizioni come asserito da [...] in generale al tipico comportamento delle imprese della zona, indirizzandosi cioè verso una politica oscillante tra autoritarismo, beneficenza e paternalismo (promuovendo ad esempio diverse istituzioni assistenziali per gli operai). Va peraltro ...
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ESTE, Niccolò d'
Nadia Covini
Figlio del marchese Leonello, signore di Ferrara, Modena, Reggio, e della prima moglie di questo, Margherita di Gianfrancesco Gonzaga, nacque a Ferrara il 20 luglio 1438. [...] a Ferrara. Senza dubbio, egli aveva sottovalutato la capacità di Ercole I nell'assicurarsi il consenso popolare, unendo autoritarismo e repressione ad atti di clemenza. Il duca, ad esempio, ìntervenne personalmente concedendo la grazia ai soldati che ...
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LACAVA, Pietro
Fulvio Conti
Nacque a Corleto Perticara, in Basilicata, il 21 ott. 1835 da Giuseppe Domenico e da Brigida Francolino. Il padre era un avvocato di idee liberali, che ebbe una parte di [...] . Nel maggio 1899, quando Giolitti e G. Zanardelli decisero di ritirare il proprio sostegno al governo, non condividendone la svolta autoritaria e decretandone così la caduta, il L. non li seguì e votò a favore delle leggi liberticide proposte da L.G ...
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CASATI, Alfredo
Marina Bonaccini
Nacque a Milano il 1° ott. 1857 da una famiglia di modestissime condizioni economiche: del padre Luigi si ignora la professione, della madre, Virginia Sottocornola, [...] parte del Casati. In una lettera aperta all'Italiadel Popolo di Dario Papa, dopo aver accusato il partito di autoritarismo, approfittò dell'occasione per manifestare il suo aperto dissenso nei confronti della politica elettorale del P.S.I., impermata ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] Dolfin esprime un atteggiamento d'insofferenza nei confronti dei "privilegi" e delle consuetudini locali che non è solo autoritarismo temperamentale, ma è pure impulso ad un decidere rapido e tempestivo il quale, laddove tende a scavalcare le ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] tradizione riformistica (accreditata, se non altro, dai rapporti con la Colonna) per imboccare la strada maestra dell'autoritarismo tridentino. Rispetto ai letterati ancora gaudenti della corte farnesiana, egli getta sulla bilancia (una volta di più ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] istituzionaie, resa tanto più necessaria dal fascismo giudicato come ultima e logica forma della monarchia per l'autoritarismo in essa implicito; tradizionalistica (cioè di stretta derivazione da Mazzini e Cattaneo), contro il revisionismo ideologico ...
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CICCONE, Antonio
Luigi Agnello
Nato a Saviano (Napoli) il 7 febbr. 1808 da Nicola e Nicoletta Faiello, compì gli studi secondari nel seminario di Nola e quelli superiori nel collegio medico-cerusico [...] . Pisanelli. Ma questa disposizione alla concordia in "uno degli ultimi difensori delle teorie della libertà economica, contro l'autoritarismo invadente", quale apparve il C. al suo conimemoratore in, Senato (Atti parlamentari, 6 maggio 1893, p. 1072 ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] , espresso dal L. in maniera non molto velata nel volume, che fosse possibile far fronte al dilagare dell'autoritarismo napoleonico con una pronta costituzionalizzazione dello Stato, tale da assicurare una pratica di libertà da troppo tempo impedita ...
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BORROMEO ARESE, Carlo
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Milano nel 1657 da Renato, decurione, e da Giulia Arese, che era figlia di Bartolomeo, presidente del Senato. Di famiglia nobilissima, che aveva annoverato [...] , come si è detto, non andava molto d'accordo con la vivacissima Clelia del Grillo, che mal ne sopportava l'autoritarismo. Anche per fargli dispetto, fra l'altro, Clelia - mentre in Europa si preparava la guerra di successione polacca che avrebbe ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...