GOBBI, Mario
Nunzio Dell'erba
Nacque a Torino, il 1° ott. 1895, da Angelo e da Caterina Pellagatta in una famiglia di modeste condizioni economiche.
Diplomatosi in ragioneria, sin da giovane manifestò [...] e C. Cherasco, fu, infatti, tra i firmatari di un memoriale contro De Vecchi, criticato per il suo autoritarismo e per lo "spregiudicato uso" dei fasci piemontesi. Ma il memoriale e la conseguente inchiesta governativa, nonostante il vigoroso ...
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Sun Zhongshan
Politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866-Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest’ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, [...] dell’ultimo imperatore della dinastia Qing e all’ascesa di Yuan alla carica di presidente della Repubblica, ma il suo autoritarismo e i meccanismi liberali della Costituzione repubblicana entrarono in conflitto. Nell’agosto del 1912 la «Lega per l ...
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ISTITUZIONI, Riforma delle
Sergio Bartole
La riforma delle istituzioni in Italia. - Agli esordi dell'esperienza repubblicana in Italia il tema della riforma delle i. si presenta anzitutto come quello [...] 'esecutivo o in una semplificazione del sistema politico indotta da riforme elettorali vedevano il ritorno di quell'autoritarismo, che l'Assemblea costituente aveva voluto esorcizzare adottando una versione debole di governo parlamentare: si pensi ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] il 1933, il cancelliere del Reich Franz von Papen e il generale Kurt Schleicher; con i loro modelli di Stato autoritario alla fine essi si trovarono costretti a ricorrere ai decreti d'emergenza presidenziali quale unico strumento di governo, dopo che ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] funzioni della vita statale e il processo formativo del ceto dirigente, qui la monarchia era rimasta chiusa in quell'eccesso di autoritarismo che alla metà del sec. XVIII aveva attirato l'acuta critica di p. M. Doria.
Le difficoltà che all'azione di ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] a restaurare in pieno, a guerra finita, la sovranità iraniana. Con l’abdicazione dello scià si attenuò l’autoritarismo che per quasi un ventennio aveva tenuto in pugno il paese. L’atteggiamento di riserbo costituzionale tenuto inizialmente dal ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] liberalizzazione dell’economia, con il sostegno del Fondo monetario internazionale e della Banca Mondiale. Il crescente autoritarismo di Berisha, il diffondersi della corruzione e il continuo esodo della popolazione verso l’Italia, preludevano ...
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Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché suo seguace e collaboratore nelle complesse [...] L., conteneva un duro attacco ad alcuni aspetti, ritenuti decisivi, del sindacalismo riformista: il "confessionalismo politico" e l'"autoritarismo centralista". Se col primo la C.G.d.L. aveva legato strettamente "la propria sorte a quella dei partito ...
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BARBARO, Antonio
Gino Benzoni
Nato a Venezia nel 1627, terzo dei cinque figli di Carlo e Marietta di Francesco Diedo, svolse durante la sua non lunga vita un ruolo notevole, in particolar modo nel carso [...] soprintendere al vitto, all'alloggio, alla disciplina delle milizie, alle fortificazioni.
Vastità d'attribuzioni che, per l'autoritarismo del B., non poteva non creare attriti e conflitti di competenza specie col capitano generale Francesco Morosini ...
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ALFONSO II d'Aragona, re di Napoli
Raffaele Mormone
Nacque in Napoli il 4 nov. 1448 dal re Ferrante d'Aragona e da Isabella di Chiaromonte. Fu dall'avo Alfonso I nominato principe di Capua assumendo [...] del trono rappresentava la protervia del grande baronaggio, mirante per di più, nello spirito dei tempi, a rafforzare l'autoritarismo dello stato, egli non ebbe scrupoli nel consigliare al padre le più severe misure repressive. Naturale perciò che il ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...