Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] televisione e il cinema. Fu tra gli esponenti dell'avanguardia romana degli anni Cinquanta con F. Sifonia, A. Clementi, D. Guaccero, B. Porena e fin dall'inizio della sua parabola artistica si è occupato di campi tradizionalmente separati del mondo ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Manciano La Misericordia, Castiglion Fiorentino, Arezzo, 1952). Nato in una famiglia contadina toscana, da bambino resta impressionato dal modo [...] endecasillabi nelle feste di paese e dell’Unità “in contrasto” con artisti come I. Romanelli e N. Landi. All’inizio degli anni Settanta aderisce al teatro d’avanguardia, lavorando nelle cantine romane del collettivo teatrale Beat 72. In tale ...
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Regista e attore italiano (Susa, Tunisia, 1933 - Milano 2015). Indefesso allestitore di spettacoli prestigiosi, ha diretto il Teatro stabile di Torino (1988-93), il Teatro stabile di Roma (1994-98) e, [...] furioso (1968; ed. telev. 1975), esempio di sintesi fra avanguardia e tradizione, nato dalla collab. con E. Sanguineti. Ha Dopo le esperienze di Torino e di Roma, assunta la direzione artistica del Piccolo Teatro di Milano, ha messo in scena, tra ...
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Critico d'arte e pittore italiano (Trieste 1910 - Milano 2018). Personalità tra le più poliedriche del panorama artistico-culturale contemporaneo, dopo una fertile fase di sperimentazione in campo artistico [...] e all'esercizio della critica d'arte. La sua produzione artistica, oltre che nelle mostre collettive del MAC, è stata esposta gli è stata dedicata la mostra Gillo Dorfles. L'avanguardia tradita (Milano, Palazzo Reale), mentre tra le esposizioni più ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] 1913) lo posero di fronte alle più stimolanti espressioni dell'avanguardia europea. Divenuto uno dei protagonisti del dada a New York, si trasferì a Parigi, divenendo parte della comunità artistica dada e surrealista e continuando la sua ricerca all ...
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Scrittore e poeta argentino (Buenos Aires 1899 - Ginevra 1986). Compiuti i primi studî in patria, visse (1914-18) a Ginevra e (1919-21) in Spagna, dove promosse insieme ad altri giovani poeti e scrittori [...] il movimento d'avanguardia dell'ultraísmo. Tornato in Argentina nel 1921, fondò le riviste letterarie Prisma e Proa raccolte poetiche che accompagnano l'intero svolgimento della sua attività artistica (Fervor de Buenos Aires, 1923; Luna de enfrente, ...
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Pittore francese (Blainville, Rouen, 1887 - Neuilly-sur-Seine 1968), fratello di J. Villon e di R. Duchamp-Villon. Tra i maggiori artisti del Novecento europeo, influenzò l'arte d'avanguardia e anticipò [...] La maggior parte delle opere di D., che ha avuto grande influenza sull'arte d'avanguardia fra le due guerre ed è stato precursore e ispiratore di molti dei movimenti artistici del secondo dopoguerra, è conservata al Museum of Art di Filadelfia. Tra i ...
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Architetto italiano (n. Roma 1944). La sua architettura è pensata per immagini forti ed eloquenti che tendono a imporsi nei contesti di appartenenza, denunciando una dimensione artistica dell'approccio [...] Nel 2006 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce. Vicino, già negli anni Ottanta, alle posizioni d'avanguardia (palestra di Paliano, 1976; Palazzo dello sport e complesso scolastico di San Giorgetto ad Anagni, 1979-86), il suo stile ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] quale analizza le condizioni di produzione e fruizione artistica mutate particolarmente con l'avvento della fotografia e di scritti apparse in lingua italiana, tra le quali: Avanguardia e rivoluzione. Saggi sulla letteratura, Torino 1973; Sul concetto ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] cui la sinopia del romanzo destina una possibile sublimazione "artistica". Ma il sentimento dell'"innocenza", che troviamo in tutti . E come è stato proprio del destino di tutte le avanguardie del primo '900, ebbe anche la disposizione a farsi usare ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...