Musicista (Trenton, New York, 1900 - New York 1959). Studiò al conservatorio di Filadelfia e poi sotto la guida di E. Bloch. Compositore e pianista legato alle più spericolate correnti d'avanguardia, è [...] autore di lavori teatrali, fra cui le opere Transatlantic (1930), Helen retires (1934), The rascal (1948), Volpone (1953), The brothers (1954), The wish (1955), Venus in Africa (1957) e i balletti Ballet ...
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Pseudonimo dello scrittore e dissidente russo Eduard Veniaminovich Savenko (Dzerzhinsk, Nizhny Novgorod, 1943 - Mosca 2020). Trasferitosi in giovanissima età a Kharkov (Ucraina), cominciò a frequentare [...] lavori saltuari. Lasciata Mosca con una certa fama di poeta, L. si trasferì nel 1974 a New York, dove frequentò circoli d’avanguardia e iniziò a redigere il suo primo romanzo, Eto ja, Edicka, che avrebbe dato alle stampe nel 1976 (trad. it. Eddy ...
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Scrittore francese (Metz 1859 - Parigi 1936). Trasferitosi a Parigi fin dal 1870, debuttò giovanissimo nella vita letteraria. Dopo un soggiorno in Africa, fondò insieme con J. Moréas le riviste d'avanguardia [...] La vogue e Le symboliste. Dal 1888 fu direttore della Revue indépendante, poi giornalista al Mercure de France. Ebbe parte notevole nel movimento simbolista, di cui ripercorse i momenti salienti (Symbolistes ...
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Regista cinematografico, nato a Brémont-la Mothe il 25 settembre 1907; pittore, fu iniziato al cinema da R. Clair; nel 1934 realizzò un cortometraggio (Une affaire publique) d'avanguardia. In guerra e [...] poi prigioniero in Germania, al ritorno in patria realizzava: Les anges du péché (La conversa di Belfort, 1944); Les dames du bois de Boulogne (1945); Le journal d'un curé de campagne (1950), il suo capolavoro; ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] la convalescenza per una grave ferita riportata al fronte. Entrò così in contatto con gli artisti del gruppo ungherese d'avanguardia Ma (Oggi), che lo spinsero ad abbandonare il realismo espressionista in favore di linee e forme 'pure'. Passò in ...
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Room, Abram Matveevič
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a Vilnius (od. Lituania) il 28 giugno 1894 e morto a Mosca il 26 luglio 1976. Appartiene alla generazione dei maestri dell'avanguardia [...] mediometraggi a soggetto, in cui il montaggio concitato e le inquadrature oblique testimoniano dell'influenza dell'avanguardia: Gonka za samogonkoj (1924, La caccia ai distillatori clandestini), commedia di propaganda antialcolica, e Krasnaja Presnja ...
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Hinrich, Hans
Riccardo Martelli
Regista e attore cinematografico e teatrale tedesco, naturalizzato italiano, nato a Berlino il 27 novembre 1903 e morto ivi il 30 ottobre 1974. Esponente dell'avanguardia, [...] alla fine degli anni Trenta, per motivi razziali (era di origine ebraica) cercò rifugio in Italia, dove diresse con mano felice e garbato mestiere commedie e film in costume, e dopo la guerra intraprese ...
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Regista, coreografa, cantante e compositrice statunitense (n. Lima 1943). Dopo avere studiato coreografia a Bronxville (New York) con B. Shoenberg, ha svolto una multiforme attività nell'ambito del teatro [...] d'avanguardia, perseguendo una totalità espressiva in grado di spaziare dalle arti visive alla musica. Combinando la danza con il canto e con il teatro ha proposto una sorta di opera, inizialmente concettuale e sciolta da ogni struttura, poi più ...
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Rouquier, Georges
Andrea Di Mario
Regista e attore cinematografico francese, nato a Lunel Vieil (Hérault) il 23 giugno 1909 e morto a Parigi il 19 dicembre 1989. Influenzato dall'avanguardia e dal cinema [...] sovietici, R. si dedicò in modo particolare alla descrizione del mondo rurale, restituito in forme asciutte, grazie a un rigoroso uso del montaggio e alla ricostruzione della realtà come verità umana. ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] dalla Galleria 291 di A. Stieglitz e l'Armory Show (1913) lo posero di fronte alle più stimolanti espressioni dell'avanguardia europea. Divenuto uno dei protagonisti del dada a New York, nel 1921 si trasferì a Parigi, divenendo parte della comunità ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...