PASTRONE, Giovanni
Elena Dagrada
PASTRONE, Giovanni. – Nacque ad Asti il 13 settembre 1883, primogenito di Gustavo Ernesto e Luigia Mensio, seguito dalla sorella Marina e dal fratello Alberto.
Il padre era [...] si attribuì in seguito l’invenzione, ma la ricaduta pubblicitaria sull’immagine della casa torinese come tecnologicamente all’avanguardia fu assai positiva. In quest’ottica si collocano anche la produzione di film sincronizzati con dischi sonori (per ...
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DANI, Franco
Nicoletta Cardano
Nacque a Firenze l'11 ag. 1895 da Donato, impiegato delle ferrovie, e da Maria Baud. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari. Frequentò tra il 1912 e il 1914 la [...] come la ricerca dell'artista, lontana dall'adesione ad un impressionismo di maniera e ancora di più da stilizzazioni d'avanguardia, sia tesa al raggiungimento dello "stile" secondo l'esempio degli antichi. Iniziò da questo anno (1922) un'attività ...
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BONSANTI, Alessandro
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 25 nov. 1904 da Giuseppe e da Lavinia Lelli. Studente della facoltà di ingegneria, dissesti famigliari lo costrinsero a troncare gli studi. [...] , agendo fino al 1968 come nucleo promozionale di letteratura militante, specialmente per la poesia, e di cultura artistica d'avanguardia.
Nelle edizioni di Solaria il B. pubblicò le due prime raccolto: La serva amorosa (Firenze 1929) e I capricci ...
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CUNIBERTI, Vittorio Emilio
Umberto D'Aquino
Nacque a Torino il 7 giugno 1854 da Luigi e Adelaide Passera. Nella stessa città si laureò in ingegneria civile nel 1877 presso la Scuola di applicazione; [...] italiana, introducendo per prima la combustione a nafta, ottenne il risultato che le sue navi, per diversi anni, furono all'avanguardia in campo internazionale.
Nel 1899 il C., su invito dell'ammiraglio E. C. Morin, progettò la serie di navi della ...
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POZZANI, Enrico
Fernando Salsano
POZZANI, Enrico. – Nacque a Genova il 2 novembre 1886 da Giuseppe e da Caterina Tartarotti, ultimo di dodici figli in una famiglia di origine veneta.
All’età di tredici [...] , dall’India e anche dalla Russia, trattando direttamente con il governo sovietico.
La ditta fu, altresì, all’avanguardia nelle human relations aziendali. Fin dal 1925 Pozzani istituì la Fondazione Antonelli per acquistare una villa a Bergamo, con ...
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GHIGI, Alessandro
Giulia Giordani
Nacque a Bologna il 9 febbr. 1875 da Callisto, avvocato, e da Maria Morelli. A dieci anni fu accolto nel collegio dei padri scolopi a Badia Fiesolana e vi rimase, coltivando [...] collezioni del Museo di zoologia di Bologna, sorto per sua volontà e dietro sue indicazioni, secondo soluzioni di avanguardia, ammirate anche all'estero. Dai numerosi viaggi il G. ricavò note, spunti e ispirazioni di grande significato naturalistico ...
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GIORGI, Antonio Ruggero Maria
Francesco Tetro
Nacque a Reggiolo, presso Reggio nell'Emilia, il 19 genn. 1887 da Ulisse, contadino, e da Melchiade Zerbini. Nel 1905, seguendo la sua inclinazione artistica, [...] e partecipe interprete di soggetti ispirati a una umanità emarginata. Il G. pur non ignorando le esperienze dell'avanguardia storica, e in particolar modo della cultura mitteleuropea, rimase volutamente vincolato alla sua storia personale e all ...
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GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] in tale circostanza, fu all'origine di una vivace polemica che coinvolse, oltre al G., due promettenti compositori d'avanguardia, A. Costa e U. Bandini, accesi sostenitori delle più moderne tendenze wagneriane.
Tre anni dopo il G. esordì come ...
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ENRIE, Giuseppe
Italo Zannier
Figlio di Giorgio e di Rosa Derucelli, nacque a Ceresole d'Alba (provincia di Cuneo) il 9 nov. 1886.
Dopo avere compiuto gli studi classici l'E., oltre a dedicarsi saltuariamente [...] italiana (che ebbe periodicità saltuaria ed è di difficile reperimento), si impegnò anche nella ricerca fotografica d'avanguardia e presentò alcune di queste opere alla Esposizione di fotografia futurista allestita nel 1928 a Torino; si occupo ...
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ARCIMBOLDI, Giuseppe
Elena Povoledo
Nato a Milano nel 1527, da nobile famiglia, era figlio del pittore Biagio (amico di B. Luini), e da lui fu educato in un ambiente che risentiva sia della tradizione [...] a Praga e nel 1574, morto Massimiliano, fu riconfermato in carica dal fratello di questo Rodolfo II, principe stravagante ma all'avanguardia della cultura; da questo fu, tra l'altro, incaricato di un viaggio ad Aquisgrana e a Kempten (Baviera) per l ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...