GABRIELLI, Annibale
Roberto Ligia
Nacque a Roma il 23 apr. 1864 da Giulio Cesare e da Virginia Vasselli. Si laureò in lettere nel 1888 e in giurisprudenza nel 1889, ma prima ancora, a soli venti anni, [...] non provinciale della vita letteraria e culturale, con un allargamento dell'interesse anche alla produzione e alle tendenze d'avanguardia sia in Italia sia in Europa. Il G., che già da giovane aveva pubblicato studi sulla letteratura straniera e ...
Leggi Tutto
GIARRIZZO, Manlio
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 3 genn. 1896 dal pittore Carmelo e da Elisa Huber. Compiuto il primo apprendistato sotto la direzione del padre, frequentò l'Istituto d'arte [...] a questi pittori l'occasione per mostrare il proprio lavoro in un contesto culturale attento al lavoro dell'arte d'avanguardia, italiana ma anche straniera.
Sempre nel 1932, alla Sindacale regionale tenutasi a Catania, il G. propose, oltre a due ...
Leggi Tutto
MANCINI, Italo
Raffaella Catini
Nacque il 13 apr. 1897 a Petrella Liri, frazione di Cappadocia, in provincia dell'Aquila, da Olindo, medico, e da Margherita Basile.
Compì gli studi a Roma, dove nel [...] la casa degli impiegati dello Stato sul lungomare Duilio al lido di Ostia, concepite con linguaggio razionalista e all'avanguardia dal punto di vista impiantistico.
Nel 1936 fu presente alla Triennale di Milano con alcuni oggetti d'arredo realizzati ...
Leggi Tutto
BAGLIONI, Adriano
Luisa Bertoni
Figlio di Gentile e di Giulia Vitelli, nacque a Perugia nel marzo del 1527. Alla morte del padre, avvenuta il 3 agosto dello stesso anno per mano di Orazio Baglioni, [...] di Marcantonio degli Oddi inviato da Cosimo de' Medici a contrastare la marcia dei Francesi. Il B., che guidava l'avanguardia, riuscì a sconfiggere gli uomini di Marcantonio, e a far passare le truppe nel territorio lucchese. Gli fu quindi affidato ...
Leggi Tutto
CASTAGNETO, Giambattista
Giovanna Rosso Del Brenna
Nato a Genova nel 1862, si trasferì a tredici anni con la sua famiglia in Brasile. Il padre - racconta il critico d'arte brasiliano Gonzaga Duque, [...] un ammasso di pietre!". Anticonvenzionale come i supporti è del resto il suo modo di dipingere, inconsapevolmente di avanguardia.
"Quando gli manca tempo per cambiare il pennello - scrive Gonzaga Duque - ne maneggia uno solo, immergendolo in tinte ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] della loro stagione.
Nel 1856, col Chiarini, il Gargani, il Targioni-Tozzetti, il C. si unì a costituire un'avanguardia letteraria, che nel nome - "Amici pedanti" - e nel programma procedette baldanzosamente à rebours, proponendosi la lotta a favore ...
Leggi Tutto
DONAT-CATTIN, Carlo
Alessandro Parola
Origini e formazione
Nacque a Finale Ligure (provincia di Savona) il 26 giugno 1919. Il padre, Attilio, di origini savoiarde, era un impiegato della Banca commerciale [...] gli studi regolari presso le scuole pubbliche per motivi di salute, ha cessato pure l’iscrizione alla GIL Avanguardia non potendone frequentare le adunate», Archivio di Stato di Torino, Partito Nazionale Fascista, Federazione di Torino, f. 112407 ...
Leggi Tutto
BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] della musica di Berg fu per lei – lo rievocò in più occasioni – un vero punto di svolta.
Nel cuore dell’avanguardia: gli anni Cinquanta
Il sodalizio artistico tra Berio e Berberian, che durò più a lungo del loro matrimonio, ha rappresentato una ...
Leggi Tutto
CRESPI, Cristoforo Benigno
Roberto Romano
Nacque a Busto Arsizio (allora in provincia di Milano) il 18 ott. 1833, primogenito di Antonio e di Maria Provasoli. Compì gli studi nel seminario rosminiano [...] a funzionare. Benché l'impianto fosse ancora di modeste dimensioni, il C. ebbe l'accortezza di adottare soluzioni tecniche d'avanguardia (ad esempio, l'impiego di funi di canapa per le trasmissioni) e di approntare locali capaci di contenere in ...
Leggi Tutto
MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] romantico-simbolista, aperta in Italia da Vico (punto costante di riferimento per il suo pensiero filosofico), l'ermetismo come avanguardia gli si pose fin dall'inizio nella continuazione della grande tradizione europea di J.G. Herder, J.G. Hamann ...
Leggi Tutto
avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...