Nome d'arte della regista francese Germaine Saisset-Schneider (Asnières, o Amiens, 1882 - Parigi 1942); critico teatrale (dal 1908), nel 1916 esordì nella regia cinematografica cercando fin dai primi film [...] aprì la via a un cinema psicologico e intimista nel quale però la Dulac non proseguì, volgendosi invece a una nuova fase di avanguardia. Il primo film che si rifaceva al surrealismo fu infatti il suo La coquille et le clergyman (1928) su scenario di ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] diventava un processo di sintesi e rielaborazione visiva che richiamava le innovazioni formali e il lavoro di decostruzione delle avanguardie storiche, come il Cubismo e l'Astrattismo. In tale ambito, un regista-teorico come Epstein affiancò ai suoi ...
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Pollet, Jean-Daniel
Alberto Momo
Regista cinematografico francese, nato a La Madeleine (Nord) il 20 giugno 1936. Autore di un cinema poetico e solitario, P. ha seguito una traiettoria unica, e ancora [...] la rivelazione di Méditerranée (1963, divenuto un film di culto per i "Cahiers du cinéma" e le riviste d'avanguardia) e dopo una successiva marginalizzazione, dall'inizio degli anni Novanta il suo cinema è ritornato oggetto di studi e retrospettive ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] aveva affermato la priorità del c. rispetto alle altre arti, favorendo così il formarsi su vasta scala di sperimentazioni e di avanguardie. È in quest’ambito che si perfeziona il sistema del taglio del montaggio, per cui l’oggetto acquista vita solo ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] , alla base di vent'anni di elaborazione critica e teorica legata alla formazione della Nouvelle vague e alle pratiche d'avanguardia di autori come Antonioni e Godard, Resnais e Duras, Garrel e Rivette, fino a Straub e Huillet. Il discorso baziniano ...
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Godard, Jean-Luc
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Fra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento, esponente di rilievo [...] 'originalità e l'intensità delle sue opere, ma anche con una ricerca che lo ha visto in posizioni di avanguardia per tutta la sua lunga carriera, capace di rinnovarsi costantemente insieme alla società e alle tecnologie audiovisive, restando tuttavia ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] il mito moderno della velocità e del movimento. L'arte totale, che rappresentava un concetto basilare per la cultura dell'avanguardia anni Trenta, ispirò la realizzazione sia del 'cinema d'arte' dedicato al ritmo delle grandi metropoli, tra le quali ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] corpo nello spazio scenico si ripropone nel Novecento sia con l'avvento del cinema muto sia con esperienze teatrali d'avanguardia, basate non tanto sul dialogo quanto sulla creatività corporea dell'attore, nel ritorno a una drammaturgia al grado zero ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] . L'originalità di L'H. sta nell'aver coniugato una ricerca espressiva modellata sugli stilemi dell'avanguardia con impianti narrativi melodrammatici o fantastici. A partire dagli anni Trenta abbandonò la sperimentazione formale per adattarsi ...
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PACINO, Alfred James, detto Al
Attore statunitense, nato a New York il 25 aprile 1940 da una famiglia di origine siciliana. Ha vissuto l'infanzia nel Bronx avendo il cinema come sola apertura verso il [...] vari. Ha seguito poi i corsi di recitazione dello Herbert Berghof Studio diretto da Ch. Laughton e lavorato nel teatro d'avanguardia. Ammesso nel 1966 all'Actors Studio, è stato premiato nel 1968 con un Obie (miglior attore off-Broadway) per il ruolo ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...