LUCIONI, Branda (Brandaluccioni, Brandalucioni) de
Andrea Merlotti
Nacque intorno al 1740, a Milano o a Winterberg (Vimperk) in Boemia, secondogenito di Giuseppe, tenente, e di Francesca Uslenghi, anch'essa [...] la liberazione della Repubblica. Stando a una lettera scritta dopo il ritorno a Milano, con i suoi ussari funse ancora da avanguardia e partecipò a tutte le fasi della guerra, fra cui le battaglie di Chänis e Nafels (25 settembre e 1(-2 ottobre ...
Leggi Tutto
BORGHI, Armando
Giovanna Procacci
Nacque il 6 apr. 1882 a Castel Bolognese (Ravenna) da Domenico e da Antonia Ortolani.
Il padre, piccolo negoziante di pellami e di ferraglie, mazziniano e poi bakuniano, [...] giornali e opuscoli internazionalisti e anarchici conservati dal padre, egli viene prestissimo a conoscenza dei movimenti di avanguardia in Italia, delle loro origini, crisi e persecuzioni. Ma è soprattutto su L'Agitazione, settimanale anarchico ...
Leggi Tutto
CASSITTA, Antonio
Guido Melis
Nacque a Calangianus (Sassari) il 5 genn. 1898, da Domenico e Giovanna Maria Scanu. Il padre, piccolo proprietario agricolo, morì quando il C. aveva otto mesi. Fu a Calangianus, [...] firme necessarie.
Nel luglio 1924, in piena crisi Matteotti, il C. ritornò a Milano, per assumervi la responsabilità dell'Avanguardia (che tenne solo fino all'ottobre successivo). Poi, alla fine dell'anno, si trasferì a Roma, iscrivendosi al secondo ...
Leggi Tutto
BOCCANEGRA, Marino
Dino Pastine
Fratello di Guglielmo, capitano del popolo, è ricordato per la prima volta nel 1248 come consigliere del Comune di Genova. Gli eventi più rilevanti della sua lunga carriera [...] il grosso della flotta genovese, forte di trentadue galee, al comando di Lanfranco Spinola, venne inviato a raggiungere l'avanguardia comandata dal Boccanegra. I Genovesi erano ormai in condizione di agire contro i possedimenti veneziani dell'Egeo.
L ...
Leggi Tutto
Nacque a Torino il 14 sett. 1893 da Ottavio e da Rosina Dodero.
Di carattere intrepido e vivace seppure minuta, delicata, sensibile, era portata per inclinazione agli studi classici, ma fu costretta dai [...] si trasferì ad Alessandria.
Sono questi anni di intense letture, specie letterarie, e di attenzione per i fenomeni di avanguardia artistica. Agli inizi dell'anno 1916 il fratello Attilio le faceva conoscere A. Gramsci, il quale prese a frequentare ...
Leggi Tutto
BARBOLANI, Federigo
Roberto Cantagalli
Figlio secondogenito di Antonio dei conti di Montauto e di Simona della Doccia, appartenente al patriziato aretino, militò da giovane nelle Bande Nere di Giovanni [...] d'altra parte la pioggia torrenziale di quella notte costrinse il B., che si era avviato a Grosseto con l'avanguardia di settecento uomini, a ripiegare essendo impossibile attraversare la pianura allagata da innumerevoli corsi d'acqua in piena.
Il B ...
Leggi Tutto
BOLOGNINI, Nepomuceno
Carlo Piovan
Nacque il 24 marzo del 1824 da Vigilio e da Perpetua De Benvenuti a Pinzolo in Val Rendena (Trento), dove la famiglia gestiva una vetreria. Dopo aver studiato nel [...] volontari, specie delle Giudicarie e della Val di Sole, e il cui comando venne affidato al Ciolli, il B. partì con l'avanguardia, il 15 giugno 1848, alla volta del Caffaro. Il 25 luglio la sconfitta di Custoza mise fine al tentativo di riprendere la ...
Leggi Tutto
LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] il L. reagì con un forte impegno nello studio: nel novembre 1834 si trasferì a Pavia, dove insegnavano scienziati d'avanguardia, come B. Panizza, e stava iniziando ad affermarsi il metodo positivo e sperimentale. Dovette, però, interrompere gli studi ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] e gettato rapidamente, in vicinanza del nemico, anche di notte, e su qualsiasi corso d'acqua, e tale da reggere, oltre l'avanguardia, il peso di tutto l'esercito con l'artiglieria e i carriaggi; levato e ricaricato sui carri, doveva poter raggiungere ...
Leggi Tutto
GRAVELLI, Asvero
Mauro Canali
Nacque a Brescia, il 30 dic. 1902, da Mario e Maria Massari. Il padre, dopo una esperienza di lavoro in Germania, era rientrato in Italia ed era stato tra i dirigenti fondatori [...] il G. l'inizio di un periodo di eclissi politica: venne allontanato prima dall'incarico di ispettore generale delle Avanguardie giovanili e, in seguito, dalla direzione.
I motivi della sua liquidazione sono da ricercarsi nella eccessiva vicinanza con ...
Leggi Tutto
avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...