Storico e teorico sovietico della letteratura, morto a Leningrado il 24 dicembre 1959.
Le opere sono state recentemente raccolte in O poezii (Leningrado 1969, "Sulla poesia"), e O proze (ivi 1969, "Sulla [...] ' di Gogol (ne I formalisti russi, Torino 1968) e Il giovane Tolstoj (Bari 1968).
Bibl.: V. Erlich, Il formalismo russo, Milano 1966; I. Ambrogio, Formalismo e avanguardia in Russia, Roma 1968; V. Šklovskij, Boris Ejchenbaum, in Tetiva, Mosca 1970. ...
Leggi Tutto
BUZZI, Paolo
Gianni Venturi
Nato a Milano il 15 febbr. 1874 da Angelo e da Camilla Riva, dopo gli studi giuridici a Pavia - dove ebbe per maestri C. Ferrini e V. Simonelli - intraprese la carriera amministrativa, [...] critica letteraria della rivista Poesia - fondata da S. Benelli e F. T. Marinetti - e partecipando
assiduamente alle battaglie d'avanguardia. Firmò tra i primi il Manifesto del movimento, che uscì a Parigi nel 1909, sottoscrisse il ripudio di Venezia ...
Leggi Tutto
Scrittore, traduttore, critico di letteratura e d'arte, nato a Navacchio (Pisa) il 15 ottobre 1914. È stato professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'università di Firenze [...] Bo, Macrì, Gatto, Luzi e Traverso elabora la poetica dell'ermetismo fiorentino, che, più tardi, come teorico, definirà ''Avanguardia non codificata'' (rispetto a quelle del futurismo e del surrealismo). Negli anni Cinquanta collabora a L'Approdo, a L ...
Leggi Tutto
HEISSENBUTTEL, Helmut
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Rüstringen (Wilhelmshaven) il 21 giugno 1921. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, muove dall'ambito [...] , sottratta alla sua sintassi convenzionale in vista di una controllata essenzialità. In opposizione ad altre poetiche d'avanguardia, e in particolare a quella concretistica, H. nega alla lirica la funzione mediatrice di contenuti emozionali, che ...
Leggi Tutto
TODD, Ruthven
Fernando FERRARA
Poeta, romanziere e saggista inglese, nato il 14 giugno 1914 ad Edimburgo, primo di dieci fratelli; discendente di Walter Scott e di Henry Mackenzie. Da giovane mostrò [...] sovraintendente alle Gallerie d'Arte e poi come segretario alla Hogarth Press. Partecipò a Horizon, una fra le maggiori riviste d'avanguardia del secondo dopoguerra, e nel 1943 si ritirò a vivere in una fattoria dell'Essex. Nel 1947 si recò negli S ...
Leggi Tutto
GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] tradizioni borghesi aristocratiche, il G. iniziò poi una vivace carriera letteraria frequentando gli ambienti dell'avanguardia romana, dove si mescolavano intellettuali fascisti e della sinistra anarcoide, uniti in una confusa tensione eversiva ...
Leggi Tutto
Romanziere danese (Copenaghen 1896 - Birkerød, Copenaghen, 1975). Critico, saggista, ideologo in forme narrative, attinge a un fondo di romantica religiosità popolare i motivi della polemica antimaterialistica [...] alcune meditazioni e divagazioni psicologiche: Søgende ånder ("Spiriti irrequieti", 1943); Skribenter på yderposter ("Scrittori di 'avanguardia'", 1947); Sagt i korthed 1929-1954 ("Detto in breve", 1954); Landeveje og tankeveje ("Pensieri e sentieri ...
Leggi Tutto
Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] ha confermato le sue qualità di scrittore, teso a fondere i valori della narrativa classica con le tecniche dell'avanguardia, in Bons offices (1975) e nei successivi Terre d'asile (1978), di impronta kafkiana, Perdre (1984), Les éblouissements (1987 ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1906 - Cannes 1949), secondogenito di Thomas. Personalità di spicco nella pubblicistica antifascista, costretto all'esilio, nelle sue opere, spesso sostanziate di autobiografismo, analizzò i [...] , Pamela, con sua sorella Erika e col marito di lei, l'attore G. Gründgens, costituì (1925) un complesso teatrale d'avanguardia destinato a breve vita. Irrequieto e scontento della realtà tedesca, viaggiò per l'America e per l'Asia prima di essere ...
Leggi Tutto
Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] riguardi della quale non è pensabile alcun criterio generale o sociale di misura, compreso quello del denaro. Gruppi d'avanguardia di questo tipo hanno promosso le prime azioni pubbliche di provocazione estetica e di sfida del gusto comune, compreso ...
Leggi Tutto
avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...