Trovatore provenzale, signore del castello di Hautefort, nel Perigordino, svolse la sua attività nell'ultimo quarto del sec. 12º. La sua vita irrequieta è intimamente mescolata ai contrasti politici e [...] , che lo loda per la sua liberalità (Convivio, IV, 11), certamente a cagione di un sirventese nel quale B. biasima gli avari esaltando i prodighi, e lo ricorda come cantore delle armi nel De vulg. eloq. (II, 2), lo collocò nella bolgia dei seminatori ...
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. Dal greco "Αμωσις, trascrizione dell'antíco egiziano a‛h-mose (j‛ḥ.j-mśj.w) "è il dio Luna che sta generato (nel neonato)". Con tale nome di persona, c'è un faraone della XVIII dinastia, tebana, distinto [...] regno di suo fratello Ka'mośe. Dopo una guerriglia più o meno lunga, i nemici vennero ricacciati nella fartezza di Avari, sul braccio pelusiaco del Nilo, dove, investiti per terra e per il fiume, subirono parecchi assalti. Espugnata la città, venne ...
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Figlio (m. 685) di Costante II; associato al trono nel 654, ebbe la reggenza dal 662 al 668 durante la spedizione del padre in Italia, e alla notizia dell'uccisione di questo si diresse in Sicilia dove [...] , e il califfo Mu῾āwiyah si piegò alla pace assoggettandosi a pagare un tributo annuo. C. sconfisse e sottomise anche gli Avari e gli Slavi che avevano nel frattempo invaso la Macedonia. Intraprese quindi, nel 680, una campagna contro i Bulgari che ...
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Brač (italiano Brazza) Isola della Dalmazia (Croazia). Ha superficie di 395 km2, è lunga 39 km e larga da 5 a 12, conta 15.000 ab. circa. Chiude con Solta il canale di Spalato e dista 5,2 km dalla terraferma. [...] capoluogo odierno, succeduto a Nerežišća (Neresi), che si trova nell’interno.
Quando nel 8° sec. la Dalmazia fu invasa da Avari e Slavi, trovarono rifugio a B. molti Romani del continente. Dominio bizantino sino alla metà del 9° sec., fu soggetta ai ...
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GYÖR (lat. Arrabona; ted. Raab; A. T., 59-60)
Elio Migliorini
Importante città dell'Ungheria, dodicesima per numero d'abitanti, posta nel Piccolo Alföld, 119 m. s. m., alla confluenza della Rábca nella [...] latino medievale Jaurinum, ital. Giavarino) è da ricollegarsi con quello dell'anello (gyűrű) di trincee di cui la munirono gli Avari. La parte più antica della città è sulla riva destra della Rába; ivi sono il palazzo vescovile (costruito sull'antica ...
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Stige
Maria Adelaide Caponigro
Secondo fiume dell'Inferno di D.; ha origine, come gli altri, dalle lagrime che scorrono dalle fessure del gran Veglio di Creta (Lor corso in questa valle si diroccia; [...] di qui nascono le onde bige (v. 104) di un tristo ruscel... al piè de le maligne piagge grige (vv. 107-108) del cerchio degli avari, che si vanno a versare infine, dopo non lungo tratto, in la palude... c'ha nome Stige (v. 106), a forma circolare, di ...
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Vedi ODESSUS dell'anno: 1963 - 1996
ODESSUS (v. vol. V, p. 624)
P. Georgiev
A Varna, nell'area dell'antica O., si sono verificati nell'ultimo trentennio numerosi ritrovamenti, in gran parte fortuiti [...] pertinenti a un arco di tempo molto ampio, che va dall'Eneolitico al VI sec., al 586, anno in cui O. viene distrutta dagli Avari.
Una necropoli dell'Eneolitico (IV millennio a.C.) è stata scoperta c.a 5 km a O della città antica: oltre duecento tombe ...
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Pigmalione
Antonio Martina
Figlio di Belo, re di Tiro, al quale successe, fratello di Didone (Elissa o Elissar) andata sposa a Sicheo (Sicharbas o Zicharbaal) suo zio e cognato. P., " auri caecus amore [...] con i nobili Tiri malcontenti portandosi dietro i tesori. D. ricorda P. nel passo di Pg XX 103: nel girone degli avari Ugo Capeto, rispondendo alla seconda domanda formulata dal pellegrino (vv. 35-36), gli dice che le anime recitano esempi di povertà ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] 6° e l’8° si ebbe il distacco definitivo: mentre i Longobardi invadevano l’Italia (568), alcune popolazioni slave e gli Avari a stento furono respinti oltre il Danubio. Nel 604 i Persiani occuparono Mesopotamia, Siria e Palestina; solo il valore dell ...
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Ecclesiastico (Aquileia prima del 750 - Cividale 803). Già noto come letterato e grammatico, dopo il 774 fu chiamato alla corte imperiale di Carlomagno, ove spiccò per la sua vena poetica (ma non tutte [...] alla conferenza di Salisburgo, con Arnone arcivescovo di questa città, al fine di organizzare la conversione degli Avari, allora sconfitti da Carlomagno; nello stesso anno tenne un concilio provinciale a Cividale sulla questione del Filioque. Festa ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...