Tomitano, Bernardino
Aulo Greco
Filosofo, retore e poeta (Padova 1517c. - ivi 1576).
A Padova, dopo essersi addottorato in artibus forse nel 1535, si dedicò all'insegnamento (1539-1563) e a una vasta [...] una serie di lectiones e di commenti (sotto forma di Animadversiones) alle opere logiche di Aristotele e ai commenti di Averroè, altre opere di esposizione e commento di Porfirio e Tito Livio, una raccolta di sofismi e la traduzione della Paraphrasis ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] e che questa adesione al Sole era durata per il tempo menzionato. (Maqāla fī ḏawāt al-ḏanāb, pp. 422-423)
Averroè, che non aggiunge niente alla sostanza del problema, attesta che la questione era discussa anche nell'Occidente musulmano. È inoltre per ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] n. 3072), e Giovanni Taverna, figliastro dello zio mercante: a lui il M. lasciava tre codici con commenti di Walter Burley e Averroè alla Fisica aristotelica e all'Ars vetus (Barile - Clarke - Nordio, p. 238).
Presso lo Studio di Bologna dal 1452 al ...
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QUERINI , Vincenzo
Giuseppe Trebbi
QUERINI (Quirini), Vincenzo (in religione Pietro). – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1478 (o forse nel 1479). Era figlio del patrizio veneziano Girolamo (quondam [...] 1501 il voto di castità con l’impegno a dedicarsi allo studio della Sacra Scrittura.
In filosofia, Querini studiò Averroè e la scolastica; grazie a un’ottima conoscenza del greco poté approfondire sulle fonti lo studio della filosofia classica. Al ...
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CASTIGLIA, REGNO DI
DDavid Abulafia
Dal punto di vista della storia politica, gli sviluppi militari e dinastici della Castiglia del primo Duecento hanno poco a che fare con la Germania e la Sicilia [...] il filosofo scrisse la Guida dei Perplessi, che fu considerata per alcuni versi un ponte tra le opere del musulmano Averroè e quelle del napoletano del tardo Duecento Tommaso d'Aquino. Per i castigliani il culmine della minaccia almohade si raggiunse ...
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motore
Paolo Mugnai
Il termine ha valore di " ciò che muove ", " che dà movimento ", ed è equivalente a ‛ movitore ' (v.); esso ricorre in senso tecnico, in riferimento al moto delle sfere celesti: [...] Secondo B. Nardi (D. e la cultura medioevale, Bari 1942, 237 ss.) questa dottrina dantesca sarebbe derivata da Averroè il quale afferma: " Cum enim posuerimus, quod nulla substantia abstracta est quae non moveat, quia tunc inveniretur in dispositione ...
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Analytica Priora
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in due libri, inclusa dagli editori nella raccolta di scritti logici denominata Organon, tra il De Interpretatione e gli Analytica Posteriora.
Tradotta [...] Kilwardby, Guglielmo di Sant'Amore, Alberto Magno, Egidio Romano e Boezio di Dacia. Guglielmo di Luna tradusse il Commento medio di Averroè agli A. Priora.
D. cita gli A.P. due volte, in Quaestio 50, con l'esplicita menzione del titolo, ut sentiat ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] inverosimili le rappresentazioni geometriche dei moti planetarî date da Tolomeo, precorrendo così le critiche di Ibn Ţufail, di Averroè e d'Alpetragio (v.).
Bibl.: S. Munk, Mélanges de philosophie juive et arabe, Parigi 1858 (rist. fotomeccanica 1927 ...
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Presunto vocabolo arabo che, a partire per lo meno da Agostino Nifo (già in uno scritto del 1492) e fino a tutto il sec. XVII, figura in libri filosofici e medici europei come equivalente di "datore delle [...] . crit. d. fil. it., VI (1925), pp. 84-91 (ove si aggiunga che il vocabolo si trova anche incidentalmente inserito nella traduzione latina, fatta da J. Mantino su versione ebraica, dell'epitome d'Averroè del De generatione animalium, III, cap. ult.). ...
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GRASSETTO, Niccolò
Franco Bacchelli
Nato a Padova nel 1449 o nel 1450, appartenne probabilmente alla stessa famiglia di Piove di Sacco, inurbatasi in città nella prima metà del secolo, da cui proveniva [...] diversamente dai suoi colleghi, aveva sempre indicato con scrupolo e combattuto gli aspetti del pensiero di Aristotele e di Averroè contrastanti con la fede cristiana. Zelo di cui il G. gli rilasciò, nella sua breve risposta, pieno attestato: "placet ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...