Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XIII secolo rappresenta il periodo aureo della filosofia scolastica, se si pensa che [...] nel 1278, – e quindi, tanto per capirci, dopo la morte di Tommaso d’Aquino – mentre il Commento Medio alla Poetica di Averroè, del 1175, appare sempre a opera di Ermanno il Tedesco intorno al 1256. Sempre nel 1256 Ermanno il Tedesco fa una traduzione ...
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temperamento, dottrina del
Nella medicina antica il termine temperamento indica il complesso di qualità del corpo e dello spirito proprie di ciascun individuo, la sua ‘costituzione’, intesa come insieme [...] posteriori. Nel Medioevo la dottrina dei t. fu tramandata attraverso la medicina, soprattutto quella araba (Avicenna e Averroè), sino al Rinascimento. Paracelso sostituì agli umori ippocratici i suoi tre elementi (zolfo, sale e mercurio) per ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La cosmologia
Edward Grant
La cosmologia
I termini 'Cosmo' e 'cosmologia' derivano dai greci kósmos e kosmologikós ed entrarono nell'uso [...] con l'Almagesto e la Tetrabiblos di Claudio Tolomeo e con quelle di numerosi autori e commentatori arabi, in particolar modo Averroè (1126-1198), Avicenna (980-1037), Alhazen (965 ca.-1039 ca.), Alfarabi (870 ca.-950), Ṯābit ibn Qurra (836-901), e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del XIII secolo Alberto Magno fonda a Colonia lo Studium Generale dei [...] uomo sia attraverso un’analisi teologica, che mediante un’analisi filosofica dell’universalità della ragione condotta sotto l’influsso di Averroè. L’uomo, infatti, in quanto immagine di Dio, è un essere dotato di intelletto e in questo risiede la sua ...
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vispistrello
Giorgio Stabile
Il sostantivo è volgarizzamento dal latino vespertilio con valore di " pipistrello ", presente due volte nelle opere di Dante.
In Cv II IV 16-17, a proposito delle ragioni [...] ai commentatori va ricordato l'uso restrittivo che della metafora fa Tommaso (Comm. Metaph., ad l.) in polemica con Averroè e proprio in considerazione dei limiti della conoscenza derivanti dalla temporanea unione dell'anima col corpo (per Tommaso v ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] (è il caso di B. Telesio), riprendendo e riproponendo tematiche già sottolineate da Alessandro di Afrodisia e da Averroè nei commenti aristotelici. Ma a questo apprezzamento per l'importanza del ruolo svolto dal calore si accompagna, nel testo ...
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Toledo
Città della Spagna centrale, nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha. Di origine greca o fenicia, T. era il più importante centro [...] 12° sec., alla traduzione dall’arabo in latino di numerose opere filosofiche e scientifiche, di autori arabi, come Avicenna e Averroè, o tradotte in arabo dagli originali greci. Attribuito alla volontà dell’arcivescovo Raimondo di T., il movimento di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] -Farabi, Avicenna e altri, sia in Occidente (Marocco e Andalusia, nel frattempo conquistati dagli Arabi) con Avempace, Averroè ed altri.
Averroè scrive ben tre commenti alle opere di Aristotele, uno breve, detto epitome, uno medio e uno detto “grande ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] o di addizione delle parti non era mai completato e in questo senso l'infinito esisteva soltanto in potenza.
Averroè spiegava il carattere potenziale dell'infinito specificando che si trattava di una potenzialità mescolata con un'attualità (actus ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] a partire dalla conoscenza delle cause di esso (993b 23 ss.), e quindi il rapporto è inteso come dipendenza causale (cfr. Averroè Metaph. II comm. 4; Tomm. Exp. Metaph. II lect. II; Duns Scoto, In XII libros Metaph. Exp., Lugduni 1639, 65b). Da ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...