Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Rinascimento e nella prima metà del Seicento la filosofia universitaria si [...] una nuova traduzione di tutte le opere note di Aristotele corredata da una traduzione parzialmente nuova dei commenti di Averroè.
Nella storia del pensiero universitario del XVI secolo occupano un posto particolarmente rilevante le tensioni e i moti ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] De Differentia animae et spiritus liber [ediz. Barach, Innsbruck 1878, 134-135], segue da vicino il testo di Aristotele). Averroè, ripresa la distinzione tra " prima perfectio " e " postrema perfectio " (Comm. magnum in Arist. de anima liber II 2 ...
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Parmenide
Giorgio Stabile
Filosofo greco, nato a Elea e vissuto nel V secolo a.C.; assai scarse le notizie sulla vita e neppure tutte accertabili (cfr. Diogene Laerzio Vitae philosophorum IX 21-23, [...] sive apparenter et non existenter syllogizatus ex his quae non sunt, sed videntur probabilia: et iste peccat tam in materia quam in forma "; Averroè Comm. Phys. I t.c. 6, 8 10-11, 15-18, 22-23, 26-31) e dallo stesso Tommaso per bocca del quale ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] del B. durante gli anni di corso allo Studio pisano. Già nel giovanile De motu parlerà del B. seguace di Averroè, citandone il De motu gravium et levium come esatto compendio delle dottrine tradizionali sul moto. Né è improbabile che proprio tramite ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] d'Aquino ed Egidio Romano (l'edizione critica è stata approntata da C. Rigo in Il De substantia orbis di Averroè: edizione della versione latino-ebraica con commento di Yehudah b. Mosheh Romano, tesi di dottorato, Università degli studi di Torino ...
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Astrologia
Rita Librandi
Le posizioni degli scienziati medievali nei confronti dell'astrologia furono molteplici e controverse e, pur mutando nel tempo il favore accordatole, il suo ruolo in rapporto [...] già operato a Toledo traducendo, tra l'altro, il De motibus caelorum di al-Biṭrūǧī, il De animalibus di Aristotele e gli Ampi commentari di Averroè sul De coelo et mundo: la sua opera di scienziato, studioso e traduttore di Aristotele, Avicenna e ...
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individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] nell’estensione spaziale che si realizza attraverso la materia, la quale rende possibile ricevere l’insieme degli accidenti. Per Averroè il sostrato per la ricezione degli accidenti è piuttosto dato dalla forma, che finisce così per costituire il ...
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al-Ghazzali
al-Ghazzālī
(o al-Ghazālī; Algazel negli scolastici latini) Teologo, mistico e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell’anno 1091 al-Gh. insegnò nella madrasa Niẓāmiyya, [...] mondo latino già nei secc. 12° e 13° e molto apprezzata. al-Gh. venne assimilato così agli stessi filosofi che intese confutare. A «L’incoerenza dei filosofi» rispose Averroè con L’incoerenza dell’incoerenza (in lat. Destructio destructionis, 1328). ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] ab ea ad contrariam vel ad consimilem vel ad aliquid inter quod et illam sit aliqua comparatio, et haec est natura eius "; Averroè Comm. magnum in Arist. De anima libros, ediz. F.S. Crawford, Cambridge Mass. 1953, II, t.c. 153 " ymaginatio enim est ...
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suggetto (subietto; sost.)
Alfonso Maierù
Come sostantivo, designa tutto ciò che, a mo' di fondamento, fa sì che un ente possa sussistere, e anche ciò di cui si predica qualcosa, il fondamento primo, [...] ragione di numero infinito (II XIII 17); per la prima parte del passo, il Nardi (Alla illustrazione, p. 84) cita Averroè Phys. proemium: " Subiectum istius artis [la " scientia naturalis "] non sunt nisi res quae trasmutantur de se, et secundum quod ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...