SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] , la provvidenza e il destino dell’anima individuale. Ogni qual volta le dottrine dei filosofi, e in particolare di Averroè, apparivano in contrasto con il dettato della rivelazione, Sforno non esitò a schierarsi con decisione e dovizia di argomenti ...
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GUIDO da Bagnolo
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1320 e il 1325 a Reggio Emilia dal notaio e "cives Reginus" Filippino Ferrari degli Scopoli, detto anche Filippino da Bagnolo, dal paese della pianura [...] fiorentina Tommaso Talenti.
Li univa a G. un comune interesse per la filosofia di Aristotele e del suo commentatore, Averroè. Essi si riunirono talvolta presso il Petrarca esprimendogli la loro ammirazione, conversando con lui di filosofia, ma il ...
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LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] ricevette una lettera di Erasmo che si congratulava per la pubblicazione delle opere, in particolare quella contro Averroè. Nell'agosto 1523 fece pubblicare il ponderoso Novum opus quaestionum, et problematum, ut pulcherrimorum, ita utilissimorum tum ...
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MONDINO da Cividale
Luca Gianni
MONDINO da Cividale. – Nacque a Cividale tra il 1275 e il 1280.
Il padre, il magister Guglielmo da Bergamo, come molti altri lombardi, era giunto in Friuli al seguito [...] , De naturalibus virtutibus) e dimostra di conoscere, oltre ai libri naturales di Aristotele, diversi autori arabi ed ebrei, come Averroè, ‘Alī ibn al-‘Abbās, Maimonide.
Dopo il 1316 M. acquisì la cittadinanza padovana: nel 1320 abitava in una casa ...
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AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] dopo l'amico. Mantenne anche attive relazioni con Iacopo Mantino, celebre ebreo umanista spagnolo e traduttore dall'arabo di opere di Averroè.
L'A. morì a Salonicco nel 1568.
Opere a stampa: Exegemata in priores Dioscoridis de materia medica libros ...
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FORZETTA, Oliviero
Laura Gaffuri
Figlio di Nicolò, nacque a Treviso nel 1299 o nel 1300, negli anni della signoria caminese, ultimogenito dopo Giacomo e Simona.
La sua famiglia si era stabilita a Treviso [...] Orazio in più copie, Apuleio, Frontino, Seneca, ecc.) sia medievale (da Beda e Alcuino, ai commenti di Tommaso e Averroè, alle opere più importanti di Aristotele). Ma la documentazione del patrimonio librario del F. è tramandata soprattutto da due ...
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Tolomeo, Claudio (Tolomeus)
Enzo Volpini
Astronomo, matematico, geografo e cronologo illustre, nato in Egitto e fiorito tra il 120 e il 151 in Alessandria; è considerato l'ultimo epigono della scuola [...] " sfera motrice della sfera delle stelle fisse " o primo mobile, e in merito a tale attribuzione concordavano Averroè (" Opinio antiquorum est quod orbis octavus, scilicet stellatus est primus orbis. Ptolomaeus tamen posuit nonum, quia dicebat ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] ’autore. Il tema della comunicazione della verità e del rapporto tra simbolo religioso e discorso filosofico interessa, d’altronde, M. come Averroè.
Fonti e fortuna
Le fonti di M. sono peraltro in gran parte le stesse della falsafa. M. è influenzato ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] grande filosofo era infatti noto attraverso traduzioni e per il "gran comento" che un secolo prima di Dante ne aveva fatto Averroè, allo stesso modo come la conoscenza di Tolomeo giungeva di terza mano, dopo la traduzione araba ordinata da al-Ma'mun ...
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L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] riservate o esoteriche di al-Gh. e diede luogo ad accuse d'insincerità da parte dei filosofi spagnoli Ibn Ṭufail (v.) e Averroè (v.). Di quest'ultimo è poi notissima, poiché due volte tradotta in latino e più volte stampata, la vivacissima replica al ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...