CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] centro fu Bologna); dal Vossler (Die philosophischen...), che, ammettendo anch’egli influssi arabi, si richiama approssimativamente ad Averroè, allo Shaw (Guido Cavalcanti’s Theory...), che crede scorgervi elementi del pensiero di Alberto Magno e del ...
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GIOVANNI di Paolo
Carolyn C. Wilson
Figlio di Paolo di Grazia e di una monna Mina, G. nacque a Siena probabilmente verso la fine del XIV secolo. Firmò spesso le sue opere come "Iohannis Pauli de Senis" [...] di un Libro vitale (1458: Arch. di Stato di Siena) viene dallo spedale della Scala. Il Tommaso d'Aquino che confuta Averroè (1445-50 circa: Saint Louis Art Museum) di G. faceva verosimilmente parte di un'altra di queste tavolette. Un'opera di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] riuscirono a mantenere ampi margini di autonomia e spirito critico, gli interpreti più tardi – e soprattutto Averroè – hanno progressivamente abdicato alla libertas philosophandi per consegnarsi a quell’atteggiamento di rinuncia (alla discussione, al ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] Federico II, nel De arte venandi cum avibus, dissente da Aristotele; né mancano critiche allo stesso Averroè. Queste pretese di autonomia di metodo, insieme alle caratteristiche intrinseche dell'aristotelismo medievale, portano con sé polemiche ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Iacopo
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1293 dal medico Isacco e da Isabella.
Sul luogo della sua nascita e sull'origine della famiglia permane ancora qualche incertezza, come [...] ; Rasis, AdAlmansorem, III; Isaac, De dietis; Haly Abbas, Practica, II; Macer Floridus, Avicenna, Canone, II; Averroè, Colliget, V; Mesue, De consolatione medicinarum; Albucasis; Kiranides; Sesto Placito; Antonio Musa; Tessalo; Apuleio; Platone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama del filosofo maiorchino Raimondo Lullo è soprattutto legata all’ars combinatoria, [...] che, quasi testa di ponte dell’islam, propongono nel mondo cristiano l’interpretazione della filosofia aristotelica data da Averroè. La prima chiara presa di posizione antiaverroista si ha nella Declaratio per modum dialogi edita (1298), che riprende ...
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salvezza
Giovanni Fallani
Nel senso teologico s. significa la liberazione dal peccato e il conseguimento del bene ultimo nell'al di là, per opera della grazia. La soteriologia, problema fondamentale [...] fama; essi provenivano dal mondo antico, dal regno delle scienze e dalla tradizione degli Arabi e dei maomettani, come Avicenna, Averroè, Saladino. Costoro devono essere onorati e nel vederli D. si esalta (If IV 120). Questa posizione di privilegio è ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] a sua volta, fu tradotta nelle edizioni giuntine del 1542 e del 1543 dell'opera di Aristotele con il commento di Averroè. Sempre basate sulla versione araba di Ḥunayn sono le traduzioni in ebraico, tra cui si ricorda quella di Calonymos ben Calonymos ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...]
Al-Ma’mūn e gli Alidi, Leipzig 1929.
Estetica e poesia araba nell’interpretazione della “Poetica” aristotelica presso Avicenna e Averroè, «Rivista degli studi orientali», 1929-1930, 12, pp. 291-331.
Il califfato di Hisham. Studi di storia omayyade ...
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seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] menstruus dei medici medievali: cfr. Pg XXV 44-45; Arist. Gener. anim. I 19-20 e comm. ad l. di Averroè). Il s. paterno reca con sé tre fondamentali determinazioni organiche atte alla generazione: la ‛ capacità di formare ' (formativa) un organismo ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...