La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] fu così tra i primi autori medievali cristiani a mostrare un vero apprezzamento per i trattati De anima di Avicenna e di Averroè, e a continuare le linee di ricerca aperte da Albumasar (Abū Ma῾šar) e da al-Kindī.
Grossatesta conosceva il De speculis ...
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Abu Ya'qub Yusuf
Abu Ya‛qub Yusuf
Califfo della dinastia almohade (m. 1184). Figlio del fondatore ‛Abd al-Mu’min, andò al potere nel 1163. Durante il suo regno, domò numerose rivolte nel Maghreb e in [...] al-Andalus. Stabilì la sua capitale a Siviglia, circondandosi di letterati e filosofi, fra i quali Averroè. Morì presso Santarem, durante una spedizione contro la rinnovata minaccia portoghese. ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] un breve commentario manoscritto all'Ottica di Euclide (Mantova, Comunità Israelitica, 3, 3). Furono tradotti anche i commenti di Averroè al De sensu, per esempio il manoscritto 3149 (148,5) conservato a Roma nella Biblioteca Casanatense, al De anima ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] , a un più attento esame la citazione di Ibn Falaqera si è rivelata nient'altro che un pas-so ripreso sì da Averroè, ma da un'altra sua opera, il Colliget, appunto. Ciononostante, la possibilità che lo stesso Ibn Falaqera abbia conosciuto e usato il ...
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MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] l'Università tra il 1539 e il 1541. Nel 1539 fu edita dai fratelli Dorico la sua traduzione in latino del piccolo trattato di Averroè sopra il De Republica di Platone. Di quel periodo è anche l'amicizia con il celebre filologo J.A. Widmanstadt e con ...
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Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere [...] del trivio, Donato, Cicerone, Prisciano ecc.; per la filosofia, Aristotele (tenendo presenti i commentatori greci e arabi, soprattutto Averroè); per la medicina Galeno, il Canon di Avicenna ecc.; per la teologia le Sentenze di Pietro Lombardo e la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande ricchezza culturale e religiosa che caratterizza l’area islamica si rispecchia [...] di Avenzoar è spesso considerata complementare a quella di un altro arabo di Spagna, più noto come filosofo, Averroè, il cui Colliget contiene diverse considerazioni di ordine generale sulla medicina, come accade nell’opera dell’ebreo di Cordova ...
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ROSSI, Lorenzo (Laurentius de Rubeis, Laurentius de Valentia)
Andrea Canova
– Nei documenti ferraresi che lo riguardano, risulta essere figlio di Antonio e provenire «de Valentia».
La sicura identificazione [...] origine francese; non sono note tuttavia fonti piemontesi che lo nominino.
La sua data di nascita è sconosciuta e l’Averroè del 1482 rappresenta il primo termine cronologico utile per la sua biografia: è ragionevole pensare che a quell’altezza fosse ...
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De Generatione animalium
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in cinque libri, collocata dagli editori all'ultimo posto degli scritti zoologici, mentre per Aristotele seguiva immediatamente il De Partibus [...] ed esposta sistematicamente in Alberto Magno De Animalibus XVI I 4, 7, 8, 12; De Natura et origine animae 1 5 (cfr. anche Averroè In De gen. an. II 3). L'esposizione prosegue: e matura e dispone la materia a la vertù formativa, la quale diede l'anima ...
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TOMMASO di York
Delio Cantimori
Francescano inglese, rappresentante della corrente francescano-agostiniana a Oxford intorno alla metà del sec. XIII, scolaro e terzo successore di Adamo di Marsh; ebbe [...] principale, ancora inedita, è la grande Metaphysica, in sei libri (su base aristotelica, secondo l'interpretazione di Averroè): il primo di essi accanto all'introduzione e alla trattazione de creatore contiene la "teologia razionale"; il secondo ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...