Filosofo (sec. 13º), il maggiore rappresentante dell'averroismo latino. Manchiamo di notizie biografiche precise; fu forse discepolo di Alberto Magno; sappiamo che insegnò alla facoltà delle arti a Parigi [...] di lui. La posizione di S. si caratterizza per la sua adesione sostanziale all'interpretazione di Aristotele data da Averroè, prescindendo da ogni preoccupazione teologica: nel commentare le opere di Aristotele, S. si opponeva quindi al concordismo ...
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Filosofo (m. Todi 1328), amico e collega di Marsilio da Padova all'univ. di Parigi. Per avere collaborato alla stesura del Defensor pacis di Marsilio, condivise le avversità che, per tale opera, colpirono [...] opere filosofiche, dichiaratamente averroistiche, vanno ricordati i commentarî a opere di Aristotele, al De substantia orbis di Averroè, alla Expositio problematum Aristotelis di Pietro d'Abano; le sue tesi politiche antipapali sono sviluppate nel De ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Dinamica
Marwan Rashed
Dinamica
Scrivere la storia della dinamica araba non è facile, principalmente per due ragioni: [...] confermato dalle ricerche di A. Maier (1955), è proprio nel commentario di Avempace alla Fisica, citato a sua volta da Averroè nel proprio commentario (il celebre Commento 71 al Libro IV della Fisica), che gli studiosi latini trovarono lo spunto per ...
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VERITÀ
Bruno Nardi
È l'intrinseca coerenza e forza logica del giudizio, che, secondo Aristotele, "afferma essere quello che è, e non essere quello che non è". Ma sebbene il vero e il falso siano formalmente [...] è quella tra "verità di ragione" e "verità di fede", comune ai teologi cristiani e musulmani (M. Asín). Ma se Averroè e S. Tommaso si contentarono di affermare solo una relativa autonomia della ragione di fronte alla fede, i seguaci dell'averroismo ...
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Seguaci della scuola musulmana di diritto basata sull’insegnamento di Mālik ibn Anas (n. Medina tra il 709 e il 716 - ivi 795), una delle quattro madhhab vigenti tra i sunniti. Davano preponderanza all’uso [...] di Maometto. Diffuso nell’Occidente arabo, in Egitto, Sudan e nel Nord-Ovest dell’Eritrea, il sistema malikita ha avuto una ricchissima produzione letteraria, grazie all’apporto di Saḥnūn, al-‛Utaqī, al-Māzarī e Ibn Rushd al-Ḥafīd (Averroè). ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] -latina di Ermanno Alemanno, e ha rintracciato le fonti di quasi tutti i versi ed emistichi di autori arabi citati da Averroè, che indica nelle Note e nelle Aggiunte insieme con ogni minima variante. La seconda parte è costituita dall'edizione della ...
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Genua, Marc'Antonio
Genua, Marc’Antonio
Nome con il quale è noto il filosofo averroista M.A. de’ Passeri (m. Padova 1563). Figlio di Niccolò (m. 1522), che aveva insegnato arti e poi medicina all’univ. [...] di commentari alla Fisica e al De anima (post., 1576) di Aristotele (dove intende dimostrare il perfetto accordo fra Averroè e Simplicio sulla dottrina dell’unità dell’intelletto); da un punto di vista averroistico polemizzò contro Pomponazzi e gli ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] arabo, e contiene in germe tutte le teorie che saranno sviluppate dai filosofi arabi che seguiranno (Avicenna, Averroè, ecc.). Professò un aristotelismo fortemente imbevuto di neoplatonismo. Nell'opera L'armonia tra Platone e Aristotele cercò ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] nel Medioevo: così, se il plurale metaphysica appare già in Boezio, come singolare esso s'incontra nella versione di Averroè, e il nuovo valore etimologico che gli vien dato risulta evidente dal termine di transphysica, che la filosofia scolastica ...
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IBN al-HAITHAM, Abū ‛Alī al-Ḥasan ibn al-Ḥasan
Carlo Alfonso Nallino
Valentissimo fisico e inoltre matematico, medico e scrittore d'astronomia arabo musulmano, nato ad al-Basrah (Bassora) intorno al [...] dagli scrittori italiani del Medioevo e del Rinascimento, o anche (attraverso le antiche traduzioni di opere di Averroè), Avennathan, Avenetan.
È autore di almeno 130 scritti di matematica, astronomia, medicina, filosofia e scienze fisiche, in ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...