MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] in Egitto nell'XI secolo e tradotto in ebraico da Yehudah ben Shelomoh al-Ḥarizi (1170-1235); di due commenti di Averroè: l'Epitome al trattato De physico auditu di Aristotele, tradotto in ebraico verso il 1250 da Mosheh ben Shemuel ibn Tibbon ...
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TEODORO di Antiochia
Laura Minervini
TEODORO di Antiochia (al-ḥakīm Thādhūrī, Teodoro il sapiente). – Secondo il Mukhtaṣar ta’rīkh al-duwal (Breve storia delle dinastie) dell’autorevole teologo e storico [...] nell’entourage federiciano ‒ Michele Scoto, Ya‘aqov Anatoli ecc. ‒ e avesse un ruolo anche nella coeva traduzione delle opere di Averroè, della Retorica e dell’Etica Nicomachea di Aristotele (Burnett, 1995, pp. 244 s.).
La fama di Teodoro è legata ...
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SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] , la provvidenza e il destino dell’anima individuale. Ogni qual volta le dottrine dei filosofi, e in particolare di Averroè, apparivano in contrasto con il dettato della rivelazione, Sforno non esitò a schierarsi con decisione e dovizia di argomenti ...
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GUIDO da Bagnolo
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1320 e il 1325 a Reggio Emilia dal notaio e "cives Reginus" Filippino Ferrari degli Scopoli, detto anche Filippino da Bagnolo, dal paese della pianura [...] fiorentina Tommaso Talenti.
Li univa a G. un comune interesse per la filosofia di Aristotele e del suo commentatore, Averroè. Essi si riunirono talvolta presso il Petrarca esprimendogli la loro ammirazione, conversando con lui di filosofia, ma il ...
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LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] ricevette una lettera di Erasmo che si congratulava per la pubblicazione delle opere, in particolare quella contro Averroè. Nell'agosto 1523 fece pubblicare il ponderoso Novum opus quaestionum, et problematum, ut pulcherrimorum, ita utilissimorum tum ...
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MONDINO da Cividale
Luca Gianni
MONDINO da Cividale. – Nacque a Cividale tra il 1275 e il 1280.
Il padre, il magister Guglielmo da Bergamo, come molti altri lombardi, era giunto in Friuli al seguito [...] , De naturalibus virtutibus) e dimostra di conoscere, oltre ai libri naturales di Aristotele, diversi autori arabi ed ebrei, come Averroè, ‘Alī ibn al-‘Abbās, Maimonide.
Dopo il 1316 M. acquisì la cittadinanza padovana: nel 1320 abitava in una casa ...
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AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] dopo l'amico. Mantenne anche attive relazioni con Iacopo Mantino, celebre ebreo umanista spagnolo e traduttore dall'arabo di opere di Averroè.
L'A. morì a Salonicco nel 1568.
Opere a stampa: Exegemata in priores Dioscoridis de materia medica libros ...
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FORZETTA, Oliviero
Laura Gaffuri
Figlio di Nicolò, nacque a Treviso nel 1299 o nel 1300, negli anni della signoria caminese, ultimogenito dopo Giacomo e Simona.
La sua famiglia si era stabilita a Treviso [...] Orazio in più copie, Apuleio, Frontino, Seneca, ecc.) sia medievale (da Beda e Alcuino, ai commenti di Tommaso e Averroè, alle opere più importanti di Aristotele). Ma la documentazione del patrimonio librario del F. è tramandata soprattutto da due ...
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DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] , con la stampa della Physica (1488) e del De coelo et mundo (1490) di Alberto Magno e del De medicina di Averroè (1490), seguiti dagli Opera di Alberto Magno (1494-1495) e di Aristotele (1495-1496) e da titoli particolarmente richiesti dallo Studio ...
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VAIRO, Leonardo
Vincenzo Lavenia
– Nacque tra il 1543 e il 1544 a Magliano Vetere, nel Cilento; non si conoscono i nomi dei genitori.
In tenera età fu istruito da Antonio Sanfelice, erudito francescano. [...] Nicolás Monardes (cap. 13). Il testo, allacciandosi agli scritti di Giovan Francesco Pico, confuta anche gli epigoni di Averroè – allusione a Pietro Pomponazzi – che fanno risalire i fenomeni straordinari all’influsso degli astri (cap. 14). Eppure ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...