Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri in particolare i Commentari ad Aristotele e alcuni scritti originali, tra i quali il più noto è il Tahāfut at-tahāfut (in versione latina Destructio destructionis). Tre la sue tesi, che influenzarono ...
Leggi Tutto
Filosofo e medico ebreo francese, chiamato pure Maestro Vidal Blasom (n. Perpignano fine sec. 13º - m. dopo il 1362); grande ammiratore di Averroè, compose commenti ad Aristotele, allo stesso Averroè, [...] ad Avicenna, ad al-Ghazzālī, a Maimonide, nonché altri scritti filosofici ...
Leggi Tutto
Medico e grammatico ebreo di Lecce (m. Venezia 1523), traduttore in latino, da versioni ebraiche, di opere filosofiche e scientifiche, specialmente di Averroè. Sua opera originale è la grammatica Miqnēh [...] Abrām ("Possessione di Abramo"), ove tentò d'applicare all'ebraico le categorie della grammatica latina ...
Leggi Tutto
Semitista italiano (Firenze 1831 - ivi 1914), prof. di lingue orientali nelle univ. di Siena, Pisa e Firenze. Socio corrispondente dei Lincei dal 1894. Pubblicò il Commento medio di Averroè alla Retorica [...] e alla Poetica di Aristotele (1872-75) ...
Leggi Tutto
Medico e scrittore ebreo (sec. 13º). Lavorò a Napoli sotto il patronato di Federico II, e tradusse dall'arabo in ebraico opere filosofiche e matematiche, arabe e greche (Averroè, Tolomeo, al-Farghānī, [...] ecc.). Fu tra coloro che contribuirono maggiormente alla diffusione della cultura filosofica presso gli Ebrei italiani nel Medioevo ...
Leggi Tutto
DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] il titolo di Epistola expeditionis preceduta da una dedica al cardinale. Tradusse pure dall'arabo in latino molte opere di Averroè, ma la sua fama è legata soprattutto alla composizione del Miqnēh-Abrāim, una grammatica ebraica, in lingua ebraica, è ...
Leggi Tutto
Giurista musulmano (Cordova 1058 - ivi 1127); di scuola malikita, gran cadì di Cordova e autore di opere fondamentali di diritto malikita. È talora confuso col suo nipote omonimo, Abū l-Walīd Muḥammad [...] Ibn Rushd, il celebre Averroè. ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo scolastico, detto il doctor resolutus (n. Baconthorpe, Norfolk - m. Londra prob. 1346). Provinciale (1327-33 circa) dei carmelitani, prof. a Oxford e Cambridge, fu considerato come il [...] "principe degli averroisti" per l'ampia conoscenza delle opere di Averroè e per la sua difesa di alcune dottrine fondamentali dell'averroismo latino; non ammetteva, tuttavia, l'unità dell'intelletto possibile. Autore di un commento alle Sentenze di P ...
Leggi Tutto
Tipografo (sec. 15º), da Lendinara (Rovigo), che non pare vada identificato col pittore Lorenzo Canozi. Stampò a Padova (dal 1472 alla sua morte) con l'aiuto del nobile vicentino Gianfilippo degli Aureliani. [...] I suoi lavori principali sono l'Aristotele coi commentarî d'Averroè, in 3 volumi (1472-74) e il De tribus principiis rerum naturalium di Antonio d'Andrea (1475). ...
Leggi Tutto
Filosofo (San Pietro in Galatina, Lecce, 1470 circa - Padova 1532 circa), della scuola padovana. Seguace dell'interpretazione averroistica della filosofia aristotelica, curò varie edizioni di filosofi [...] medievali (Alberto Magno, Giovanni di Jandun) spesso con note e quaestiones; importanti sono stati alcuni suoi indici sistematici di Aristotele e Averroè. Filosofo e medico fu anche il figlio Teofilo (San Pietro in Galatina 1515 - Lecce 1589). ...
Leggi Tutto
averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...