D'AFELTRO, Pietro (Petrus Feltrus o Feltrius)
Concetta Bianca
Nacque a Napoli nel 1463. Le scarse notizie che si hanno sulla sua vita, tra cui quelle riguardanti la città natale e la data di nascita, [...] . 45), lo isola dal suo contesto, inserendolo tra le authoritates della sua polemica, dall'altro ripete l'adagio di un Averroè "reprobus" e "maledictus" (c. Bv).
Il D. continuò ad insegnare "Filosofia de fisica" e "Filosofia de anima" (dal 1516 lo ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] Scolastica.
A Perugia e a Fratta Pico ebbe di nuovo ospite Elia del Medigo, con cui lavorò ancora su testi di Averroè. Nell’autunno e nel primo inverno 1486, fatto ritorno a Firenze, si immerse completamente, con l’aiuto di Flavio Mitridate, nello ...
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Filosofo (sec. 13º), il maggiore rappresentante dell'averroismo latino. Manchiamo di notizie biografiche precise; fu forse discepolo di Alberto Magno; sappiamo che insegnò alla facoltà delle arti a Parigi [...] di lui. La posizione di S. si caratterizza per la sua adesione sostanziale all'interpretazione di Aristotele data da Averroè, prescindendo da ogni preoccupazione teologica: nel commentare le opere di Aristotele, S. si opponeva quindi al concordismo ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] due principi costitutivi della realtà, quello del Bene e del Male. È interessante notare che la sua fonte è il commento di Averroè, ove si afferma che tale problema ha indotto alcuni a sostenere che esistono due divinità, una delle quali fa le cose ...
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BAGOLINO, Gerolamo
Cesare Vasoli
Nato a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, si addottorò in medicina nello Studio di Padova il 1° febbr. 1501 (Padova, Archivio della Curia Vescovile, vol. 46, f. [...] anche la grande edizione veneziana di Aristotele con i commenti di Averroè, pubblicata dal figlio nel 1552.
Opere: Fato deque eo Posteriorum Analyticorum. L'edizione di Aristotele e di Averroè (Aristotelis opera omnia Commentariis Averrois notis Levi ...
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Regista cinematografico egiziano (Alessandria, Egitto, 1926 - Il Cairo 2008). Riconosciuto a livello internazionale tra i più importanti registi arabi, Ch. è stato il principale fautore del rinnovamento [...] , 1997), primo titolo di Ch. uscito in Italia, nel quale ripercorre con accenti da musical la vita del filosofo Averroè nell'Islam del 12º sec.; Silence… on tourne (2001), melodramma di passioni e gelosie raccontato con sguardo leggero e gioioso ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] formulazione, se non implicassero il riferimento a una temporanea caduta dell'A, stesso, esplicitamente chiamato in causa, nell'errore di Averroè. E se si pensa all'alta stima che l'A. dimostra per questo filosofo, di cui accetta più di una opinione ...
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CITTADINI, Antonio
Cesare Vasoli
Nacque a Faenza da Girolamo; le prime notizie documentate su di lui risalgono probabilmente all'anno 1465-66, se è esatta l'indicazione del Sorbelli che segnala nei [...] risulta che il C. ebbe, sicuramente, una buona cultura di medico e filosofo scolastico, conoscitore dei testi di Averroè, di Avicenna, di Aristotele e di alcuni maestri della scolastica duecentesca e trecentesca, non esclusi i maggiori rappresentanti ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] per l'epoca di G.; anzi, egli dà, nella sua questione inedita, un grande spazio all'esposizione di quanto scrisse Averroè "de mixtione elementorum" nel commento al De coelo et mundo. Tommaso espone in maniera sintetica l'idea averroistica secondo cui ...
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Filosofo (n. Chieti 1420 circa - m. Vicenza 1499). Allievo di Paolo della Pergola e di Gaetano da Thiene, si addottorò in artibus a Padova nel 1452 (da vecchio conseguì la laurea in medicina, 1496); succedette [...] de gravibus et levibus (1504). Di orientamento aristotelico-averroistico sebbene cauto nelle soluzioni più controverse, aderì alla tesi di Averroè sull'unità dell'intelletto possibile; ma, dopo l'editto del vescovo P. Barozzi (1489), che vietava le ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...