AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] dopo l'amico. Mantenne anche attive relazioni con Iacopo Mantino, celebre ebreo umanista spagnolo e traduttore dall'arabo di opere di Averroè.
L'A. morì a Salonicco nel 1568.
Opere a stampa: Exegemata in priores Dioscoridis de materia medica libros ...
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FORZETTA, Oliviero
Laura Gaffuri
Figlio di Nicolò, nacque a Treviso nel 1299 o nel 1300, negli anni della signoria caminese, ultimogenito dopo Giacomo e Simona.
La sua famiglia si era stabilita a Treviso [...] Orazio in più copie, Apuleio, Frontino, Seneca, ecc.) sia medievale (da Beda e Alcuino, ai commenti di Tommaso e Averroè, alle opere più importanti di Aristotele). Ma la documentazione del patrimonio librario del F. è tramandata soprattutto da due ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] al De coelo e al libro XII della Metafisica, con l'insistenza sulla innaturalità dei movimenti eccentrici. L'istanza di Averroè aveva trovato una prima risposta nel De motibus coelorum di Alpetragio. Il F. si inserisce in questo solco, costretto però ...
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DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] , con la stampa della Physica (1488) e del De coelo et mundo (1490) di Alberto Magno e del De medicina di Averroè (1490), seguiti dagli Opera di Alberto Magno (1494-1495) e di Aristotele (1495-1496) e da titoli particolarmente richiesti dallo Studio ...
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CORTI (Curti, Curzio, de Curte, de Corte), Matteo
Augusto De Ferrari
Nacque a Pavia nel 1475 da famiglia nobile ma non ricca; pertanto dovette affrontare non pochi problemi per mantenersi agli studi. [...] opere meno significative sull'uso delle acque, sul parto settimino, sulle meteore, nonché un commento ad un'opera di Averroè.
Certamente la sua opera più importante resta il commento all'opera di Mondino de' Liuzzi: In Mundini Anatomen explicatio ...
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BOMBOLOGNO da Bologna
Francesco Lazzari
Nacque a Bologna all'inizio del sec. XIII.
Benché nessun autore parli della famiglia cui egli apparteneva, essa è indicata con sicurezza in un documento che si [...] , ma si caratterizza anche per l'ampia conoscenza ed i frequenti riferimenti ad Aristotele ed ai filosofi arabi. Tra questi, Averroè è ricordato il maggior numero di volte, ma non mancano richiami ad Avicenna ed Algazali. B. possiede inoltre una ...
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CLAUDINI, Giulio Cesare
Concetta Bianca
Nacque a Bologna da Tommaso e da Ippolita Dosi, intorno agli anni 1550-53 come si può dedurre dal suo curriculum di studi, anche se i biografi tacciono sulla [...] in linea con il recupero dei testi antichi e la conseguente polemica contro i commentatori, confuta le tesi di Averroè e Avicenna a proposito delle tre "facultates" ("imaginatrix, ratiocinatrix, memoratrix"), le quali non devono essere ricondotte ai ...
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DELLA CROCE (Dalla Croce, de Cruce Crucejus), Giovanni Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1515 (secondo alcuni invece nel 1509) a Venezia, nella parrocchia della S. Croce nel sestiere di Dorsoduro [...] sempre positivamente. Il suo interesse per gli arabi è testimoniato anche dalla traduzione che fece del Trattato sulla teriaca di Averroè (nelle Opere di Aristotele, Venezia 1562, X, p. 306).
A sessantun anni, nel 1575, il D. morì a Venezia, forse ...
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COCCHI (de Curribus, Canali), Giovanni (Giovanni da Ferrara)
Julius Kirshner
Nacque a Ferrara intorno al 1409-10.
Circa la data di nascita, il Simeoni nella sua edizione degli Excerpta (p. IV) sostenne [...] fine, come nel Timeo, il che presuppone l'intervento continuo e diretto della volontà di Dio. Contro la dottrina di Averroè sull'unità dell'intelletto in tutti gli uomini, che era stata ampiamente accettata e discussa dai filosofi aristotelici, dal ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] la dottrina di Aristotele, ma conobbe anche il pensiero di Platone, Euclide, Teofrasto, Temistio e degli arabi Averroè e Avicenna. Attento conoscitore della filosofia ellenica, osteggiò i filosofi medievali che l'avevano "corrotta" e "travisata ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...