MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] l'Università tra il 1539 e il 1541. Nel 1539 fu edita dai fratelli Dorico la sua traduzione in latino del piccolo trattato di Averroè sopra il De Republica di Platone. Di quel periodo è anche l'amicizia con il celebre filologo J.A. Widmanstadt e con ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] n. 3072), e Giovanni Taverna, figliastro dello zio mercante: a lui il M. lasciava tre codici con commenti di Walter Burley e Averroè alla Fisica aristotelica e all'Ars vetus (Barile - Clarke - Nordio, p. 238).
Presso lo Studio di Bologna dal 1452 al ...
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BATTIFERRI, Matteo
Paola Zambelli
Figlio del medico urbinate Iacopo ed avo della poetessa Laura Battiferri, visse tra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI.
Proveniente da una ragguardevole famiglia [...] delle esigenze umanistiche, di quasi ogni singola espressione di Alberto, nonché dei testi aristotelici e dei commenti ripresi da Averroè. Il B. attribuiva grande importanza alla sua fatica di editore volta alla diffusione dell'opera, a suo avviso ...
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AFFAITATI, Fortunio
Sergio Bertelli
Forse figlio di Antonio (secondo un'ipotesi del Lancetti), nacque a Cremona nel 1510. Trasferitosi - forse dopo la morte del suo protettore, papa Paolo III (1549) [...] 'ultimo, dedicato a parte al cardinale Du Bellay.
Nel primo saggio l'A. negava, in polemica diretta con Averroè e Tommaso d'Aquino, la possibilità di concepimento senza contatto sessuale, contrastava cioè tanto all'ipotesi averroistica dell'acqua ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] (è il caso di B. Telesio), riprendendo e riproponendo tematiche già sottolineate da Alessandro di Afrodisia e da Averroè nei commenti aristotelici. Ma a questo apprezzamento per l'importanza del ruolo svolto dal calore si accompagna, nel testo ...
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LONGO, Giovanni Bernardino
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli intorno al 1528 dallo speziale Giovanni Vincenzo. Allievo dello Studio cittadino, tra il 1548 e il 1549 fu nominato, dopo aver conseguito [...] di V. Colle detto il Sarnese e di Storella - nel folto novero dei filosofi napoletani di tendenza averroistica. Proprio di Averroè il L. dichiara di voler dare alle stampe altre esposizioni dei testi aristotelici (Expositio, c. 42v), ma il progetto ...
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CERMISONE, Antonio
Federico Di Trocchio
Nacque a Padova (e non a Parma o Verona come erroneamente riferiscono alcune fonti) nella seconda metà del sec. XIV da Bartolomeo da Parma, condottiero al servizio [...] non superano però gli angusti limiti della teoria costituzionalistica, e nelle quali i riferimenti e le citazioni di Averroè, Avicenna, Rhazes, Mesue, Serapione, Alī ben Abbās e, più raramente, di Ippocrate e Galeno, testimoniano, assieme all'elenco ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] nell'anno accademico 1402-03) il B. vi riorganizzò l'insegnamento della filosofia, promuovendovi lo studio delle opere di Averroè e di Alberto Magno, con tale successo da essere chiamato "non modo philosophus sed philosophorum princeps" (Vita, p. 152 ...
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AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] dopo l'amico. Mantenne anche attive relazioni con Iacopo Mantino, celebre ebreo umanista spagnolo e traduttore dall'arabo di opere di Averroè.
L'A. morì a Salonicco nel 1568.
Opere a stampa: Exegemata in priores Dioscoridis de materia medica libros ...
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CORTI (Curti, Curzio, de Curte, de Corte), Matteo
Augusto De Ferrari
Nacque a Pavia nel 1475 da famiglia nobile ma non ricca; pertanto dovette affrontare non pochi problemi per mantenersi agli studi. [...] opere meno significative sull'uso delle acque, sul parto settimino, sulle meteore, nonché un commento ad un'opera di Averroè.
Certamente la sua opera più importante resta il commento all'opera di Mondino de' Liuzzi: In Mundini Anatomen explicatio ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...