Letterato (Mistretta 1623 - Palermo 1663); fu al servizio di varî signori: poi, mortagli la moglie, abbracciò lo stato ecclesiastico. Scrisse (1638) La Notti di Palermu, commedia in dialetto siciliano, una traduzione dell'Eneide in ottave siciliane, elegie e canzoni nonché alcuni drammi sacri (Il Pellegrino ovvero La Sphinge debellata, Il Sebastiano e Il Bartolomeo) e qualche commedia ...
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AVERSA, Raffaello
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Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) verso il 1589, entrò nell'Ordine dei chierici regolari minori (caracciolini). Visse quasi sempre a Roma, impegnato in responsabilità di governo [...] dell'Ordine (nel 1623 divenne rettore del Collegio di teologia, e successivamente fu per cinque volte preposito generale) e in uffici di Curia.
Morì, il 10 giugno 1657, a Roma.
L'A. si distinse particolarmente ...
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Teologo benedettino (m. 1095), discepolo di Lanfranco alla scuola di Bec e qui compagno di s. Anselmo, quindi monaco a La-Croix-Saint-Leoufroy (Évreux). Forse fu in Inghilterra; non è certo se Gregorio [...] VII, del quale fu a Roma fervente partigiano, lo avesse creato cardinale. Sicuramente fu vescovo di Aversa sotto Urbano II. Il più significativo dei suoi scritti è De corporis et sanguinis Domini veritate libri tres, nel quale, in polemica con ...
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Figlio (n. 1327 - m. Aversa 1345) del re d'Ungheria Caroberto d'Angiò, non ancora maggiorenne sposò nel 1333 Giovanna d'Angiò, ricevendo il titolo di duca di Calabria, e l'anno dopo il principato di Salerno; [...] visse alla corte angioina del tutto estraneo ai contrasti che dividevano il consiglio di reggenza; fu assassinato ad Aversa nella notte fra il 18 e il 19 settembre, probabilmente da sicarî della famiglia reale napoletana, contraria a che egli ...
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Diplomatista, paleografo, bibliografo italiano (Aversa 1890 - Roma 1952). Studioso del restauro bibliografico e delle malattie del libro, fondò a Roma l'Istituto di patologia del libro che reca oggi il [...] e di paleografia, studiò le scritture documentarie dell'Italia meridionale medievale, i curiali napoletani e la loro scrittura, i documenti medievali cassinesi e aversani. Da ricordare, tra le altre opere: Aversa normanna (1938); Il libro (1943). ...
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Musicista (Aversa 1775 - Parigi 1826); studiò con il celebre N. Jommelli, suo zio. Dal 1790 in poi acquistò buona fama, in Italia e fuori, con oltre una quarantina di lavori teatrali e alcuni oratorî. ...
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Patriota (Tignano, Bologna, 1804 - Aversa 1861). Medico, capitanò (1843) il moto insurrezionale di Savigno contro il governo pontificio e dovette emigrare in Francia. Tornato in patria (1860), divenne [...] maggiore nell'esercito nazionale ...
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Ecclesiastico (Aversa 1834 - Napoli 1897). Benedettino nell'abbazia di Cava dei Tirreni, vi insegnò letteratura greca e latina, e ne fu priore e provicario. Arcivescovo di Napoli (1878) e cardinale (1884), [...] si distinse per opere di carità e in particolare per l'assistenza svolta direttamente durante il colera del 1884 ...
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Giurista (n. Aversa 1473 - m. 1556). Fu in Napoli giudice della Gran corte della Vicaria (1496-1532), divenne in seguito consigliere regio. Più che le sue opere esegetiche, furono apprezzate ed ebbero [...] molte edizioni le raccolte delle sue Allegationes et consilia (1538) e delle sue Decisiones (1547) ...
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sito di trasferenza
loc. s.le m. Luogo o struttura atti a ospitare provvisoriamente il transito di rifiuti solidi urbani in attesa di trasferirli in apposite discariche o in luoghi di stoccaggio e smaltimento definitivo. ◆ Il sindaco [di Aversa,...
iperprescrizione
(iper prescrizione), s. f. Prescrizione eccessiva di farmaci, che supera le quote di consumo previste. ◆ «sappiamo tutti che lo Stato vuole risparmiare. A Napoli, dove ho il mio studio di medico, 91 colleghi sono stati accusati...