HERDER, Johann Gottfried
Vittorio Santoli
Estetico, letterato, storico e teologo tedesco, nato il 25 agosto 1744 a Mohrungen nella Prussia orientale, morto a Weimar il 18 dicembre 1803. Un bizzarro [...] della Genesi; le Erläuterungen zum Neuen Testament, aus einer neueröffneten morgenländischen Quelle (1775) intendevano mostrare, partendo dall'Avestā, allora tradotto da A.-H. Anquetil du Perron, l'influenza che il pensiero orientale ha avuto sul ...
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Induismo
Jan C. Heesterman
Introduzione
'Induismo' è un termine moderno e per di più di origine straniera (britannica). Esso deriva dal nome del fiume Indo che gli antichi Persiani attribuivano alla [...] religione indo-aria (sebbene abbia conservato molti elementi di essa, come attestano le analogie tra il Veda e l'Avesta che sembrano indicare una fonte comune anteriore a entrambi), ma un nuovo, specifico sviluppo che si distacca dal suo contesto ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] zoroastriano sono costituiti dallo haoma, la bevanda inebriante degli antichi Iranici, bandita da Zoroastro ma poi riassorbita nell'Avesta recente, e dal barsom, il fascio di ramoscelli che il sacerdote zoroastriano tiene in mano come strumento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'organizzazione dell'Impero persiano e l'eredita assira
Michael Jursa
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Nel corso di pochi decenni, l’Impero persiano [...] iranica che prende il nome dal suo mitico fondatore, Zoroastro: tanto le iscrizioni dei re persiani quanto l’Avesta, il testo chiave dello zoroastrismo, fanno riferimento alla suprema divinità Ahuramazda. I punti di contatto sicuri rimangono però ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] invece alla poesia araba classica.
Metrica iranica. - Le condizioni in cui sono giunti sino a noi i testi dell'Avestā lasciano molta incertezza per una netta distinzione delle parti metriche da quelle prosastiche, che spesso appaiono le une nelle ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] , Schöpfung und Chaos in Urzeit und Endzeit, Gottinga 1895.
La cosmogonia iranica. - La cosmogonia degl'Irani, essendoci l'Avestā, libro sacro del zoroastrismo, pervenuto in forma frammentaria, non ci è nota nei suoi particolari che da fonti relati ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] sulla metrica») di Piṅgala (2° sec. a.C.) diede avvio a una vasta letteratura sull’argomento.
Iran
Il testo dell’Avesta, il complesso dei libri sacri dello zoroastrismo, ci è giunto in condizioni che non consentono di distinguere sempre le parti ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] possibilità di ricostruire un comune vocabolario religioso indo-iranico sul parallelismo dei termini dei veda e dell'Avesta. Unità intermedie sarebbero i Celti e gl'Italioti. Tali premesse filologiche portano alla definizione di una metodologia ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] dei moderni metodi. E. Burnouf (1801-1852; v.) approfondì le conoscenze sull'iranico e dette importanti lavori sulla lingua dell'Avesta. F. C. Diez (1794-1876; v.) si prefisse di dare una grammatica delle lingue romanze parallela a quella che il ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] i primi investigatori del "senso riposto" (ὑπόνοια) ad interpretare allegoricamente i poemi omerici: e anche i Veda e l'Avestā allorché non furon più compresi, ebbero bisogno di commenti. Platone, che escludeva i poeti dalla sua repubblica, se non ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...