relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] r. di ragione (relationes rationis, o secundum dici), soltanto soggettive. Rifacendosi invece alla posizione di Avicenna, che contrappone risolutamente la sostanza alle r., considerando queste ultime come accidentali, gli esponenti del nominalismo ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] granché di nuovo sull'argomento. Seguendo un metodo rigidamente aristotelico e servendosi di copiose citazioni da Galeno e da Avicenna, il C. tratta le cause delle malattie esantematiche ed i sintomi relativi, nonché i rimedi chirurgici per le ...
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CANEPARI (Caneparius), Pietro Martire (Pietro Antonio, Pietro Maria)
Augusto De Ferrari
Nacque a Crema (secondo altri a Cremona) nella seconda metà del sec. XVI da Domenico e da Faustina Filaga.
La [...] per la fabbricazione dell'inchiostro. Il C. si diffonde poi sull'uso della pirite come medicamento, secondo i precetti di Avicenna, e come pietra focaia. La seconda "descriptio" (pp. 79-104), suddivisa in 7 capitoli, si occupa delle contraffazioni ...
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bruto
Vincenzo Laraia **
. Il termine (cfr. il latino brutus), secondo un'accezione già affermata tra gli autori classici, è comunemente usato per indicare ciò che è privo di ragione, e come tale è [...] forme de le minere. Il passo è inserito nel contesto della teoria sull'origine dell'anima; D. espone le teorie di Avicenna, Algazel, Platone e Pitagora rifiutandole tutte e accettando quella di Aristotele e dei Peripatetici. In III III 5, D. rileva ...
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COMES (de Comitibus, Conti), Niccolò
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nella Marca Trevisana e visse tra il sec. XIII e il XIV.
Assai difficile risulta la sua precisa identificazione, dato che [...] iniziale di scrivere un'opera pratica risulta rispettato, anche attraverso molteplici citazioni da Platone, Hermes, Morienes, Geber, Avicenna, ecc., ma non tutto si può dire veramente chiaro, anche perché molte affermazioni, come quelle sulla pietra ...
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freddo
Lucia Onder
Il termine è usato sia come aggettivo che come sostantivo.
1. Aggettivo. In senso proprio, per " privo di calore ", è riferito a neve (Rime C 21), genericamente a elemento (CII 28) [...] teoria umorale espressa da Alberto Magno nel quarto libro del De Meteoris e nel De luventute et senectute, e ripresa da Avicenna (cfr. B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967, 125 e nota 55), il f. è elemento caratteristico della terza e ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] patristica e dall'agostinismo medievale. Altri ancora sono gli autori di cui il F. risente l'influenza, come Avicenna e Tommaso d'Aquino; anche lo stesso Aristotele, che appariva al F., secondo l'interpretazione avicennistica, sostanzialmente ...
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STUPEFACENTI
Adalberto PAZZINI
Gabriele GABBRIELLI
Giuseppe VIDONI
. Sono sostanze che, introdotte in un modo o nell'altro nell'organismo, svolgono un'azione tale da alterare notevolmente le condizioni [...] mal di denti. Nel sec. XIX vennero isolate la ioscina e la iosciamina.
Lo stramonio (forse la pianta descritta da Avicenna col nome di noce metella o pomo spinoso) fu anch'esso conosciuto come ipnotico e sedativo assai efficace.
Altre piante, oltre ...
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KHWĀRIZM (gr. Χορασμίη; lat. Chorasmia)
Michelangelo Guidi
Forma con la quale nelle fonti musulmane è reso l'antico nome persiano (Huwārazmi, Hwāirizem, ecc., di etimologia incerta) della regione che [...] il suo potere su tutto il paese, e presso la quale vissero per qualche tempo al-Bīrūnī, nato presso Chiva, e anche Avicenna. Il Khwārizm si afferma sotto questi sovrani come centro di cultura araba e persiana.
Nel 1017 Maḥmūd di Ghaznah, s'impadronì ...
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Cittadina della provincia di Macerata, anticamente Cingulum, sul versante orientale del M. Cinguno o Circe, a 631-614 m. s. m.; è detta il "balcone della Marca" per il vasto panorama che da essa si gode. [...] col Comune, e che ci dà una chiara idea della costituzione dei partiti popolari di parte guelfa nelle Marche.
Bibl.: O. Avicenna, Memorie della Città di Cingoli, Iesi 1644; P. Compagnoni, Reggia Picena, Macerata 1661, p. 186; F. M. Raffaelli, Delle ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...