Col nome di elemento la chimica moderna designa quelle sostanze che non possono decomporsi in altre e che, invece, combinandosi tra loro, dànno origine a tutte le rimanenti. Precisando meglio, D. Mendeleev [...] il mercurio, come causa della lucentezza e malleabilità, lo zolfo, come causa della durezza e combustibilità (scelta, questa, attribuita ad Avicenna), essendo inteso che non si trattava delle sostanze di questo nome, ma di un mercurio e d'uno zolfo ...
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Dal linguaggio comune, in cui significava originariamente generazione, produzione, questo termine, come già il greco κρισις, passò al linguaggio filosofico-religioso per indicare l'origine del mondo mediante [...] e lo spazio è concreato col mondo. L'Aquinate (a proposito della questione tanto dibattuta al suo tempo; v. aristotele; avicenna; averroè) sostiene che non si può dimostrare che il mondo ripugni essere creato ab aeterno; ma per fede si sa creato ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] a l'usanza de' filosofi (Cv III XIV 5; cfr. Quaestio 71), ad Aristotele (Vn XLI 6, Cv II III 6 e III IX 6), ad Avicenna (Cv III XIV 5), ad Alberto Magno (VII 3); alle volte opta per una fra opinioni opposte discusse in quel tempo (per es. IX 10 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La cosmologia
Edward Grant
La cosmologia
I termini 'Cosmo' e 'cosmologia' derivano dai greci kósmos e kosmologikós ed entrarono nell'uso [...] la Tetrabiblos di Claudio Tolomeo e con quelle di numerosi autori e commentatori arabi, in particolar modo Averroè (1126-1198), Avicenna (980-1037), Alhazen (965 ca.-1039 ca.), Alfarabi (870 ca.-950), Ṯābit ibn Qurra (836-901), e quelle del filosofo ...
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MATTEO d’Acquasparta
Giulia Barone
Nacque intorno al 1240 ad Acquasparta, in Umbria. Ancor giovanissimo – ma in data ignota – si fece francescano, prendendo l’abito probabilmente nel convento di Todi.
Le [...] anche nella biblioteca di M., che possedeva quasi tutte le sue opere, così come quelle dei suoi interpreti musulmani (Avicenna e Averroè). Ben rappresentata è naturalmente la teologia del XII secolo (Bernardo e i vittorini), così come quella del ...
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SILIPRANDI, Gaspare
, Domenico e Alvise
Andrea Canova
– Gaspare nacque da Antonio probabilmente entro il primo decennio del Quattrocento: il 14 giugno 1442 era già maggiorenne e compariva davanti a [...] 22 aprile 1475 strinse accordi con Pietro Maufer per stampare il Commento di Gentile da Foligno sopra il terzo libro di Avicenna, ma il progetto abortì. Nel 1476 costituì una nuova società con Maufer e un altro francese, Carlo Ridolfi, per imprimere ...
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MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] doge Andrea Gritti, al quale egli dedicò la sua traduzione latina della Quarta fen primi libri de universali ratione medendi di Avicenna, pubblicata la prima volta nel 1530 presso L. Giunti il Vecchio e riedita nel 1532 a Ettlingen da V. Kobian.
Si ...
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CALCEDONIUS (de Calcedoniis), Alessandro
Elpidio Mioni
Figlio di Lodovico, originario di Pesaro, fu un libraio itinerante e non risulta che abbia mai avuto una propria stamperia e bottega, ma si limitava [...] Metafisica del Soncinate, le opere di Benedetto Capra, i sermoni dell'Aquilano, le opere di Avenzoar, di Algazel, di Avicenna, di Egidio Romano, di Tommaso d'Aquino, la Cornucopia, Plinio. Alla fine dell'anno seguente nuove istanze di privilegio per ...
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BRANCALEONE (Brancaleoni), Giovanni Francesco
Giuliano Gliozzi
Nato a Frasso (una località a 37 chilometri da Benevento) verso il 1500 da Alessandro e Lucrezia Guarina, fu medico e professore di sapienza [...] pregiudizi correnti dimostrando con una nutrita serie di citazioni che i classici della medicina - da Ippocrate a Galeno, ad Avicenna - lungi dall'essere contrari all'uso dei bagni ne furono spesso strenui propugnatori. Ciò non gli impedisce tuttavia ...
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GIOVANNI da Arezzo
Primo Griguolo
Figlio di Donato, nacque probabilmente ad Arezzo nella prima metà del XV secolo. Ebbe in moglie una Nicola e per figlia Ludovica, che andò sposa - così riferisce un [...] a quelle del periodo medievale. Nel trattare le virtù delle medicine G. segue le autorità del passato, in particolare Avicenna; crede nelle virtù occulte degli elementi e nell'influsso degli astri. I famosi antidoti, come la tiriaca, ricevono dall ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...