RUGGERO di Parma
Ilaria Zamuner
RUGGERO di Parma (Ruggero di Salerno, Ruggero Fulgardo, Ruggero Fugardo, Ruggero Frugardo). – Visse ed esercitò l’arte medica in Italia nel XII secolo, ed elaborò un [...] Tabanelli, 1972, p. 313); si spiega dunque l’assenza di auctoritates greche (in particolare Galeno) e soprattutto arabe (Avicenna e Albucasis), a differenza dei più tardi trattati chirurgici redatti tra XIII e XIV secolo.
La Chirurgia di Ruggero ebbe ...
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averroismo
Cesare Vasoli
Con questo termine, non del tutto proprio, si suole indicare quella corrente o tendenza del pensiero filosofico occidentale dei secoli XIII e XIV che, in sede di interpretazione [...] di Amalrico di Bène (1204, 1210, 1215) sono infatti comprese nel divieto episcopale anche le concezioni più caratteristiche di Avicenna e di Averroè, le dottrine di Sigieri e dei suoi amici e, addirittura, alcune proposizioni tomiste. Ma gli ‛ errori ...
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medicina
Michele Rak
L'evidente, specifica competenza di D. nell'uso della terminologia propria dell'arte della m. (Cv I XII 4) va fatta risalire a un interessamento costante e articolato per questo [...] m. nel curriculum degli studi e della tradizione greco-araba (basterebbero i tre nomi fondamentali di Ippocrate, Galeno e Avicenna). Va peraltro ricordato come i conventi meridionali, i loro centri di traduzione delle opere mediche greche e i loro ...
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BORGOGNONI, Ugo
Augusto Vasina
Nacque a Lucca in un anno imprecisato da individuarsi presumibilmente negli ultimi decenni del sec. XII. Le origini, il periodo di formazione del B., l'identità e le condizioni [...] fu essenzialmente un empirico, che mutuò però nella sua pratica medico-chirurgica influssi derivanti in parte dalla scuola araba di Avicenna, in parte dalla scuola salernitana. È presumibile che sia stata proprio la sua esperienza di medico legale a ...
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De Meteoris (Meteorologica)
Enrico Berti
Titolo con cui nel Medioevo venivano indicati i Meteorologica, opera di Aristotele, in quattro libri, collocata dagli editori, secondo il disegno dell'autore, [...] versione araba da cui dipende quella di Gherardo fraintendeva il testo aristotelico a causa dell'influsso di Tolomeo e di Avicenna, ricordati dallo stesso Alberto (I II 6) e da D. quali sostenitori della dottrina in questione. È singolare inoltre che ...
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COLOMBO, Realdo
Carlo Colombero
Nacque a Cremona negli anni tra il 1510 e il 1520; verosimilmente poco dopo il 1510.
Terminato il ciclo di un'usuale formazione letteraria, il padre, farmacista, intese [...] va dimenticato che già nel 1268 un medico siriano Ibn-AI-Nafis, in un suo commentario al Canone di Avicenna aveva chiaramente delineato la piccola circolazione, negando la possibilità del passaggio del sangue dalla cavità ventricolare destra a quella ...
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COCCHI (de Curribus, Canali), Giovanni (Giovanni da Ferrara)
Julius Kirshner
Nacque a Ferrara intorno al 1409-10.
Circa la data di nascita, il Simeoni nella sua edizione degli Excerpta (p. IV) sostenne [...] Padri della Chiesa, ai filosofi medievali arabi e latini: Seneca e Marco Aurelio, Origene e s. Agostino, Alburnasur e Avicenna, Duns Scoto e Tommaso d'Aquino. Il lavoro del C. consiste in una ortodossa esposizione poggiata su citazioni dal Timeo ...
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MEDICI, Vitale
Lisa Saracco
– Nacque a Pesaro poco prima del 1559, da Salomon, di famiglia ebrea colta e benestante, e ricevette il nome di Yeḥi’el. Sono ignoti il nome della madre e le vicende relative [...] nel 1587 dal granduca e finalizzata all’acquisto, poi fallito, del prezioso manoscritto ebraico del Canon medicinae di Avicenna, della prima metà del XV secolo (Bologna, Biblioteca universitaria, Mss., 2197), passato nelle mani dei frati domenicani ...
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DAL POZZO, Zaccaria (Zacharias de Feltre, Zacharias de Puteo)
Concetta Bianca
Nacque a Feltre (Belluno) intorno al 1425, come si deduce dal suo curriculum studii, da "ser Zaniacobus".
Il padre si trasferì [...] -editore delle lezioni del famoso Bartolomeo. Il trattato De urinis è infatti un'opera destinata alla scuola: sulla scorta di Avicenna e di Isaac Iudaeus (che aveva composto un De urinis, tradotto in latino da Costantino Africano) essa si articola in ...
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Dioscoride, Pedanio (o Dioscuride; in D. Diascoride)
Enzo Volpini
Botanico e farmacologo antico, fiorito nel I sec. d.C., sotto il regno di Nerone. Nativo di Anazarba presso Tarso, in Cilicia, Dioscoride [...] però ricordare che il testo arabo di Dioscoride non venne tradotto in latino ma indirettamente trasmesso da Johannes Mesue e Avicenna. In Occidente, le più tipiche tra le enciclopedie della metà del XIII sec., come lo Speculum naturale di Vincenzo di ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...