La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] agli autori medievali: l’i. agente è spesso identificato con Dio (Alessandro d’Afrodisiade) o con una intelligenza separata (Avicenna), o viene inteso come facoltà dell’anima forma del corpo (s. Tommaso); Averroè giungerà a separare dal soggetto ...
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FRACANZANI (Fracanziano, Fraganzan, Tracanziano), Antonio
Maria Muccillo
Nacque quasi certamente a Vicenza intorno alla metà del sec. XV. Terzo figlio del conte Baldassare di Nicola e della contessa [...] 1941, pp. 39, 94; E. Garin, Storia dei generi letter. italiani. La filosofia, II, Milano 1947, p. 15; M. Th. D'Alverny, Avicenne et les médecins de Venise, in Studi in on. di B. Nardi, II, Firenze 1955, ad Ind.; B. Nardi, Saggi sull'aristotelismo ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] soltanto, tutti i modelli ai quali riconosce un valore didattico esemplare (e, cioè, il Liber canonis totius medicinae di Avicenna per le dottrine mediche, le Institutiones oratoriae di Quintiliano per l'arte retorica e l'Epistola ad Romanos di Paolo ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] uomo alla ricerca di ciò che gli giova. Gundisalvo condivide la concezione naturalistica di matrice aristotelica trasmessa da al-Fārābī, Avicenna e al-Ghazālī. Le scienze sono state inventate per rispondere ai desideri e ai bisogni umani. Tra le cose ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] medici fondamentali studiati nelle università (a Galeno, dedicati a Niccolò d'Este; agli Aforismi di Ippocrate, dedicati allo stesso; ad Avicenna, Canone, I, 1-2, e 4, e IV, 1 [de febribus], incompiuto per la morte), commentari che dovevano risultare ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] teoria illustrata nei trattati dei sec. 8°-15°. Teorici principali furono: Khalīl (8° sec.), al-Kindī (9° sec.), al-Fārā´bī (10°), Avicenna (11°), Ṣafī ad-dīn (13°), Abd el-Qāder (15°). Dai loro scritti si apprende che prima del 9° sec. la serie dei ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] dell'emanazione e dell'astrologia furono entrambe di aiuto. Secondo una tradizione di commentari che si inaugurò con Avicenna, le intelligenze che risiedevano nella sfera lunare erano considerate le dispensatrici delle forme, e Alberto Magno dichiarò ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] di Frobenius, entrò in relazione con Erasmo (è in questo anno che, come gesto polemico, brucia pubblicamente il Canone di Avicenna). L'anno seguente fu obbligato a lasciare Basilea per l'ostilità degli ambienti accademici. Da allora in poi riprese la ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] sia il riferimento a Maimonide e ad Aristotele ‒ come era tramandato nelle scuole arabe, con i commenti di Averroè e Avicenna ‒ sia ad elementi neoplatonici, ma vi è anche l'eco della cultura della corte di Federico II nonché della Scolastica ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] efficace di Raimondo Lullo (1234 ca.-1315), il matematico del XIII sec. Naṣīr al-Dīn al-ṭūsī, per far parlare l'ontologia di Avicenna in una lingua precisa, applica le regole e le formule delle quali aveva fatto uso nei Ǧawāmi῾ al-ḥisāb bi-'l-taḫt wa ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...