CELESTINO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Goffredo da Castiglione discendeva dalla nobile famiglia milanese che prese il nome dal possesso del principale suo feudo, il castello di Castiglione [...] , August bis Oktober 1241, in Quellen und Forschungen aus ital. Archiven u. Bibliotheken, XVIII(1926), pp. 101-170; E. Ruffini Avondo, Le origini del conclave papale, in Atti della R. Accad. delle scienze di Torino, LVII (1926-1927), pp. 276-279; O ...
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BOLLATI, Giovanni
Valerio Castronovo
Nato a Trecate (Novara) il 20 genn. 1796 da Giuseppe, in una famiglia di commercianti che possedeva un negozio di tele e cotoni a Porta Milano, gestì dal 1831, sotto [...] tradizionali fornite dall'energia idraulica) alla società costituita nel 1854 dai lanieri Antongini e dalla cartiera degli Avondo di Borgosesia per lo sfruttamento dei giacimenti di lignite di Boca. Nei reparti di tessitura accentrati in fabbrica ...
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BOTTA, Giovan Antonio Sebastiano
Augusta Griffa Bellotti
Figlio di Sebastiano e di Margherita Capello, nacque a Bra (Cuneo) il 9 febbr. 1746 da antica famiglia del luogo. Essa aveva nella chiesa di [...] . 4).
Presumibilmente per il complesso di questi motivi il B. lasciò la decaduta Stamperia Reale e passò alla tipografia Avondo, fondata nel 1757 da Giacomo Giuseppe in società con Paolo Giuseppe Zappata, della quale divenne, alla morte del fondatore ...
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Cittadina della provincia di Novara, centro principale della Val d'Ossola percorsa dal fiume Toce, a circa un km. da questo fiume e a 277 m. s. m. Il suo comune nel 1921 contava 7598 ab., di cui 5804 nel [...] Galletti) fu iniziato nel 1519 e ampliato nel sec. XVII; di semplice ed elegante architettura lombarda, fu restaurato da V. Avondo. Nei dintorni è la chiesa di S. Quirico, romanica, con affreschi nell'interno.
Storia. - È l'antica Oscela (Oscila ...
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PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
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. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] . In Italia il Piemonte ci offre i vasti, aerati paesi di Massimo d'Azeglio, quelli più fini e poetici dell'Avondo, e, vicino al grande Fontanesi, una serie d'imitazioni del ginevrino Alessandro Calame nelle opere di Carlo Piacenza, Angelo Beccaria ...
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CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] ; esperto di arti figurative (amico e sostenitore di Fontanesi, frequentatore dello scultore Bistolfi e dei pittori Delleani e Avondo), paesaggista egli stesso, collaborò dal 1869 al 1873 alla rivista L'Arte in Italia con articoli di critica d ...
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DALBESIO, Adolfo Francesco Giuseppe Pietro
Fernando Mazzocca
Nacque a Torino il 13 maggio 1857, nella parrocchia di S. Francesco da Paola, dal musicista Giuseppe e da Adele Ripert.
Giuseppe (Carmagnola, [...] suo studio., Si trovò così introdotto nel celebre cenacolo di Rivara (in contatto soprattutto col gruppo torinese di Avondo, d'Andrade, Teja, Viotti, Monticelli), di cui fu sostanzialmente un tardo epigono. La sua produzione pittorica, di carattere ...
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BANTI, Cristiano
Giorgio Di Genova
Nacque il 4 genn. 1824 a Santa Croce sull'Arno da agiata famiglia. Entrato all'Accademia di Siena, studiò con il neoclassico Francesco Nenci, dal quale derivò la capacità [...] fino alla seconda maniera del Boldini e comprendeva anche opere del napoletano Michele Tedesco e dei piemontesi Fontanesi, Bertea e Avondo, andò dispersa in una vendita all'asta dieci anni dopo la morte dell'artista.
La pittura del B., anche quando ...
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DEVERS, Giuseppe
Silvana Pettenati
Nacque a Torino il 7 ag. 1823 da Antonio, soprastante agli operai della sartoria Demichelis, e da Giuseppa Lungagero. Dopo aver appreso i primi rudimenti del disegno [...] pittura su ceramica presso la R. Accademia Albertina di Torino, dove ebbe come seguaci pittori già famosi come B. Ardy, V. Avondo, F. Pastoris, L. Delleani, G. Viotti, A. J. T. Monticelli, M. Scarampi.
All'Esposizione di Torino del 1872 presentò, tra ...
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TEJA (Teia), Casimiro (Carlo Vittorio Giuseppe Casimirro)
Sandro Morachioli
Nacque a Torino il 12 giugno 1830, figlio di Giuseppe, intendente del principe di Carignano, e di Vittoria Cerino.
Frequentò [...] macchiaioli ebbe proprio a Torino «il primo successo, perché incontrò il favore di un gruppo di giovani artisti torinesi, Bertea, Avondo, Pastoris, Barucco e Teja […]. Il Ghetto di Signorini suscitò una polemica nella stampa di quel tempo, e Teja, in ...
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