DALBESIO, Adolfo Francesco Giuseppe Pietro
Fernando Mazzocca
Nacque a Torino il 13 maggio 1857, nella parrocchia di S. Francesco da Paola, dal musicista Giuseppe e da Adele Ripert.
Giuseppe (Carmagnola, [...] suo studio., Si trovò così introdotto nel celebre cenacolo di Rivara (in contatto soprattutto col gruppo torinese di Avondo, d'Andrade, Teja, Viotti, Monticelli), di cui fu sostanzialmente un tardo epigono. La sua produzione pittorica, di carattere ...
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BANTI, Cristiano
Giorgio Di Genova
Nacque il 4 genn. 1824 a Santa Croce sull'Arno da agiata famiglia. Entrato all'Accademia di Siena, studiò con il neoclassico Francesco Nenci, dal quale derivò la capacità [...] fino alla seconda maniera del Boldini e comprendeva anche opere del napoletano Michele Tedesco e dei piemontesi Fontanesi, Bertea e Avondo, andò dispersa in una vendita all'asta dieci anni dopo la morte dell'artista.
La pittura del B., anche quando ...
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DEVERS, Giuseppe
Silvana Pettenati
Nacque a Torino il 7 ag. 1823 da Antonio, soprastante agli operai della sartoria Demichelis, e da Giuseppa Lungagero. Dopo aver appreso i primi rudimenti del disegno [...] pittura su ceramica presso la R. Accademia Albertina di Torino, dove ebbe come seguaci pittori già famosi come B. Ardy, V. Avondo, F. Pastoris, L. Delleani, G. Viotti, A. J. T. Monticelli, M. Scarampi.
All'Esposizione di Torino del 1872 presentò, tra ...
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GILLI, Alberto Maso
Antonella Casassa
Nacque a Chieri, presso Torino, il 28 luglio 1840 da Vincenzo e da Felicita Serra, entrambi di professione sarti. Giovanissimo iniziò gli studi all'Accademia Albertina [...] , insieme con il pittore Federico Pastoris, e di disegnare l'arredo del castello medioevale. Il G. collaborò inoltre con V. Avondo al completamento e al restauro del mobilio del castello di Issogne.
Nel 1885 il G. si trasferì a Roma per assumere la ...
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GROSSO, Giacomo
Tiziana Musi
Nacque a Cambiano, presso Torino, il 25 maggio 1860 da Guglielmo e Giovanna Vidotti, nono di undici figli. Le difficili condizioni economiche (il padre era falegname) condussero [...] Nel 1912 la X Biennale di Venezia confermò il successo ormai consolidato della scuola torinese con le personali di V. Avondo, C. Maggi, F. Carena, P. Canonica e dello stesso G. che espose trentacinque dipinti presentati da E. Ferrettini.
Si trattava ...
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D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] dispersa a Milano nel 1887 presso la casa Sambon. Non è quindi improbabile che proprio in occasione di questa vendita Bartolomeo Avondo (1835-1916) abbia acquistato i disegni da lui poi donati alla Pinacoteca di Varallo poco prima di morire.
Fonti e ...
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BERNARDO da Parma
Roberto Abbondanza
Nacque al principio del sec. XIII (possibile anche la fine del sec. XII) da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, [...] p. 144; E. Besta, Fonti, in Storia dei diritto italiano, a c. di P. Del Giudice, I, 2, Milano 1925, p. 837; E. Ruffini Avondo, Le origini del conclave papale, in Atti della R. Acc. delle Sc., LXII (1926-27). pp. 409-431; R. Wehrlé, De la coutume dans ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] per l'industria cartaria; ne trasse l'occasione per stendere, insieme con un altro industriale cartario, Carlo Alberto Avondo, un'ampia relazione, Carta e cartoleria, stampa e rilegatura di libri (Torino 1865). che analizzava minutamente lo stato ...
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