GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] , prov. Rieti, della fine del sec. 13°). La formula italiana non era peraltro meno diffusa a N delle Alpi, come mostrano l'avorio di Cambridge, il Salterio di Enrico di Blois, del 1129-1171 (Londra, BL, Cott. Nero C.IV), in relazione con un altare ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] che gli vengono pagati il 15 genn. 1596. Il 25 genn. 1596 si impegna a fornire una Visitazione e una Deposizione in avorio (Röttgen, 1965).
Dopo il 1602, data del rifiuto del S. Matteo, non risultano altre realizzazioni, ne sembra probabile che il C ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] dalla morte (1 Cor. 2, 8; Gal. 6, 14), poteva essere legato all'immagine di C. crocifisso (Parigi, BN, trittico in avorio, sec. 10°-11°; Colonia, Wallraf Richartz Mus., crocifisso del Maestro dei Crocifissi blu, 1265 ca.). Durante i secc. 13°-15° i ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] a torre della p. circolare o poligonale (Goldschmidt, 1914-1926, III, nr. 67ss.). Per questo motivo fu spesso impiegato, invece dell'avorio, l'osso, o anche il metallo. In seguito le p. vennero dotate anche di un piccolo piede finché, a partire dal ...
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FERRO MILONE, Carlo Cesare (più noto come Cesare Ferro)
Cristina Giudice
Nacque a Torino il 18 apr. 1880 da Carlo, di professione bancario, e da Scolastica Pia.
Dopo aver frequentato le scuole tecniche [...] terminò gli studi nell'ottobre del 1899. Proprio in questi anni espose per la prima volta alla Promotrice torinese due miniature su avorio (1898). Nel periodo dell'accademia fu notato da G. Grosso, che ne intuì le capacità e lo prese sotto la propria ...
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DESIDERI (Desiderio), Francesco
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Bernardino di Francesco fu battezzato a Pistoia il 23 apr. 1592 (Chiti, 1942, p. 141). Pittore e incisore, appartenne secondo gli storici [...] . stesso è ricordato tra i Priori dal suo biografo, Capponi (1878); suo cugino Benedetto era intagliatore in legno e in avorio.
Le fonti ottocentesche lamentano la scarsità della sua produzione pittorica e lo dicono abile nel disegno e buon colorista ...
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MNASINOUS (Μνασίνους)
F. Canciani
Figlio di Polydeukes e della leucippide Phoibe, con Anaxis, figlio di Kastor e della leucippide Hilaeira, formava una seconda coppia di Dioscuri. Erano raffigurati come [...] , nominati subito dopo. Nel tempio dei Dioscuri ad Argo si conservavano le statue di M. ed Anaxis a cavallo, in ebano ed avorio, opera di Dipoinos e Skyllis (Paus., ii, 22, 5); i loro simulacri si trovavano anche nell'Anàkeion di Atene.
Bibl.: K ...
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carolìngia, arte Manifestazioni artistiche fiorite durante l'impero carolingio (fine 8° - inizio 10° sec.).
Pittura e arti applicate
Un grande processo di rinnovamento delle arti, la cd. 'rinascita carolingia', [...] e dall'architettura mediterranea. Assunsero un ruolo preminente le arti applicate quali l'oreficeria e l'intaglio dell'avorio, con cui si producevano raffinati oggetti liturgici (altare di Vuolvinio, S. Ambrogio, Milano). La pittura è specialmente ...
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Scultore, pittore e architetto (Radolfzell, Baden, 1645 - Vienna 1686). Interprete di un barocco dinamico e naturalistico, fu in contatto con i due A. Quellinus; si stabilì a Vienna nel 1676. Suoi il Crocifisso [...] , Legnica), opera di architettura, scultura e pittura, e iniziò (1682) la Pestsäule di Vienna, sua ultima opera, scolpendo tre figure di angeli. Notevoli le sue sculture in avorio (boccale con il Ratto delle Sabine, 1676, Vaduz, coll. Liechtenstein). ...
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BEGRAM
M. M. Deneck
Il B. di Kāpishī in Afghanistan (v.), che si trova alla confluenza del Panshir e del Gorband, ai margini di una fertile vallata, fu capitale di sovrani indo-greci e, in seguito, [...] (v.) di Sanchi (v.) che menzionava un bassorilievo sulla porta S scolpito e offerto dagli scultori in avorio di Vidisha.
Questi avorî sono espressione di una cultura assai raffinata, e occupano un posto importante nell'evoluzione dell'arte indiana (v ...
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avorio
avòrio s. m. [lat. ebŏreus, agg. di ebur ebŏris «avorio»]. – 1. a. Tipo di tessuto osseo, che costituisce le zanne dell’elefante, del tricheco, dell’ippopotamo, ecc., di color bianco caratteristico che ingiallisce col tempo, usato –...
palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che in alcune classificazioni è denominata Arecaceae...