ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] ascende sulla sua quadriga con il braccio teso verso una mano che spunta da una nuvola (Schrade, 1928-1929, fig. 10). Nell'avorio di Monaco, in particolare, la mano prende Cristo per il polso come in un reliquiario di marmo del sec. 5° (Ravenna, Mus ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] da Megiddo: G. Loud, The Megiddo Ivories, in Or. Inst. Publ., 52, 1939, tav. 4, 2. - T. di Afrodite: Syria, X, 1929, tav. 83. - Avorî da Nimrud: R. D. Barnett, A Catalogue of the Nimrud Ivories in the British Museum, Londra 1957, tavv. 8 C 48, 16, 17 ...
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MADRID
A. Franco Mata
(arabo Majrīṭ)
Città capitale della Spagna e capoluogo della provincia omonima, nella regione della Castiglia Nuova, M. sorge sulla meseta alle pendici meridionali della Sierra [...] museo sono conservati inoltre alcuni testi coranici del sec. 14°, provenienti dalla casa del Raysūlī a Tazarut (Marocco), e oggetti in avorio, tra i quali un cofanetto di epoca califfale da Madīnat al-Zahrā', un altro del sec. 14° di tipo siciliano e ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (v. vol. ii, p. 627 ss)
M. S. F. Hood
Si è conclusa nel 1961 la serie di scavi stratigrafici cominciati nel 1957 nell'area del palazzo del periodo del [...] come nelle tombe submicenee di donne nella necropoli ateniese del Ceramico. Il più lungo degli spilli aveva una capocchia di avorio.
Katsabà. - In questo suburbio ad E della moderna Iraldion, dove era la città portuale della C. del periodo del Bronzo ...
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FRULLINI, Luigi
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 25 marzo 1839 da Agostino e Maria Osti. Avviato dal padre al mestiere di intagliatore, frequentò l'Accademia di belle arti, probabilmente sotto la [...] F., quest'ultimo aveva venduto al South Kensington Museum di Londra, circa una decina d'anni prima (1869), un calamaio d'avorio e otto altri piccoli ornati lignei del F. (Londra, Bethnal Green Museum of Childhood).
L'importanza del laboratorio del F ...
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Scultore, fratello di Scilli, con cui lavorò. Entrambi nacquero in Creta verso il 580 a. C. secondo Plinio, mentre alcuni considerano questa data come quella del massimo loro fiorire. Sono detti figli [...] , Cleone, Argo si ricordavano loro statue. Plinio li dice i primi scultori celebri nello scolpire il marmo pario; conoscevano però anche altre tecniche (infatti il gruppo della famiglia dei Dioscuri, ad Argo, era in ebano con ornamenti d'avorio). ...
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ENDOIOS (῎Ενδοιος, Endoeus)
P. Orlandini
Scultore probabilmente ateniese vissuto nella seconda metà del VI sec. a. C. e attivo soprattutto fra il 530 e il 500, nell'Atene dei Pisistratidi; contemporaneo [...] 104, n. 4-8) svolse una notevole attività anche nella Ionia e fu autore di numerosi simulacri di legno e di avorio, fatto quest'ultimo che può spiegare il sorgere di una tradizione che, basandosi su fattori puramente materiali e di carattere esterno ...
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DAMASCO (Δαμασκός, Damascus; ebr. Dammeseq)
E. Will
L. Rocchetti
Red.
Centro di una oasi di fertilità senza pari ai margini del deserto, D., il cui nome è presemitico, è una delle città più antiche [...] si è ritrovato che una lastra ornata da una sfinge alata, opera che rivela influenze fenicie, ed i resti di una decorazione in avorio attribuita al re Hazael e scoperta a Arslan TaŞ (v.). Le origini della città attuale si fanno risalire ad una data ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] ad Atene nel 433, ma proprio in questo tempo (433-432), egli subì un processo sotto l'accusa di furto dell'oro e avorio destinati alla statua della Atena Parthènos, e poi di empietà (asèbeia) per aver raffigurato se stesso sullo scudo della dea. Si ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] narra di imposte in bronzo, argento e oro nella reggia di Alcinoo (Od., VII, vv. 88-92), per arrivare ai battenti in oro, avorio e bronzo descritti da Virgilio nelle Georgiche (III, vv. 26-33), ai quali l'autore attribuisce - forse non solo per puro ...
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avorio
avòrio s. m. [lat. ebŏreus, agg. di ebur ebŏris «avorio»]. – 1. a. Tipo di tessuto osseo, che costituisce le zanne dell’elefante, del tricheco, dell’ippopotamo, ecc., di color bianco caratteristico che ingiallisce col tempo, usato –...
palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che in alcune classificazioni è denominata Arecaceae...