FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] del padre ..." (ibid., p. 460). Occorre ricordare che la F. ebbe altri due figli maschi: il primo morì dopo il battesimo, avvenuto il 2 dic. 1806, l'altro, Pio, nacque nel 1808 dopo ventisette anni di matrimonio. J.W. Goethe invece fa probabilmente ...
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CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] a una cospicua famiglia torinese ed era sorella dello scultore Davide e del pittore e scrittore Edoardo.
Con la morte del padre, avvenuta nel 1895, il C. rinforzò i legami con gli zii Calandra - che si occuparono in effetti della sua formazione e ne ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] e del valore antico hanno cominciato a tralignar le spiritose vegghie da quel di prima cll'io vo dubitando che per l'avvenire non siano i nostri concittadini più tosto per contemplarle depinte in carta, che vederle più nella bella e vera effigie loro ...
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FANCIULLI, Giuseppe
Massimo Onofri
Nacque a Firenze l'8 marzo 1881 da Giovanni ed Enrichetta Guidotti. A sette anni, alla morte della madre, fu accolto nella casa delle zie materne. A Firenze compì [...] del Guerin Meschino (fino al 1921) e del quotidiano La Perseveranza di Milano (fino al 1920), mentre collaborava a Mondo e Gli Avvenimenti. Nel 1918 era di nuovo nel rinato Giornalino che, con la morte di Vamba, dirigerà dal '20 al '24. Nel 1919 ...
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FORESI, Bastiano
Franco Pignatti
Nato a Firenze nel 1424 da Antonio, dal 1456 esercitò la professione notarile. Tra il 1477 e il 1485 rogò per Marsilio Ficino e i suoi familiari tutta una serie di atti [...] dantesca. Giunone per odio verso i Romani, distruttori di Cartagine, tenta di impedire la fondazione di Firenze che dovrebbe avvenire a opera di Silla. La dea fa in modo che questi sia trattenuto in Oriente nella campagna contro Mitridate e ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] e con uno scritto commemorativo (L'ultima ora) in cui sembrava lui l'allievo e il L. il maestro; negli anni avvenire lo stesso De Sanctis progettò più volte di raccoglierne gli scritti, pensando a un'edizione delle Memorie che il L. aveva preso ...
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ALLODOLI, Ettore
Lucia Strappini
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1882 da Egisto e Margherita Nesi. Frequentando le scuole elementari conobbe G. Papini del quale divenne amico e collaboratore nella redazione [...] italiana, fino al 1925; e ancora: La Tribuna, Il Lavoro fascista, La Domenica del Corriere, Corriere della sera, L'Avvenire d'Italia, Epoca, La Gazzetta del Mezzogiorno, IlMattino, Il Messaggero, Il Secolo XIX, Il Tempo di Milano, L'Italia ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] lo Stabile dell’Aquila, nel settembre 1975).
Pomilio collaborò a numerosi giornali e riviste, tra cui Il Tempo, Il Nostro Tempo, Avvenire, Il Gazzettino. Fu inoltre redattore della terza pagina de Il Mattino (1977-79) e diresse la collana Testi della ...
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GASPARE da Verona
Paolo Viti
Nacque a Verona forse all'inizio del Quattrocento. Le notizie sulla sua giovinezza sono molto limitate. Sebbene non dovesse essere di una famiglia di particolare rilievo [...] un figlio.
Non si sa nulla su questo matrimonio, in occasione del quale il Tortelli fu testimone delle nozze, che dovettero avvenire dopo l'uscita di G. dall'Ordine camaldolese: In una successiva missiva, anteriore al marzo 1452, G. parla della morte ...
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DE BONIS, Giovanni
Paolo Viti
Molto scarsi e frammentari sono gli elementi a noi noti della biografia di questo poeta aretino della seconda metà dei Trecento, e in generale desunti dai suoi stessi scritti.
Anche [...] fanno a forze straniere per prendere il sopravvento sugli avversari; quindi è descritta l'entrata in Arezzo di Carlo di Durazzo (avvenuta il 14 sett. 1380), chiamato da una parte dei nobili; e infine, in seguito a più violenti scontri fra le opposte ...
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avvenire1
avvenire1 agg. e s. m. [dalla locuz. a venire], invar. – 1. agg. Che deve venire, futuro: nel tempo a.; gli anni, i secoli a.; le generazioni avvenire. 2. s. m. a. Ciò che avverrà, il futuro: l’a. è ignoto; pensare all’a.; sperare...
avvenire2
avvenire2 v. intr. [lat. advenire, comp. di ad- e venire «venire»] (coniug. come venire; aus. essere). – 1. Effettuarsi, per lo più casuale o improvviso (ma non necessariamente spiacevole, com’è spesso per il verbo accadere o succedere),...