Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] Evante, là dove spiega la teologia Caldea, dice che l’uomo non ha una propria immagine nativa, ma molte estranee ed avventizie. Di qui il detto Caldeo, che l’uomo è animale di natura varia, multiforme e cangiante (p. 109).
Introdotti da potenti ...
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GIOVANNINI, Sebastiano
Alessandro Porro
Nacque a Bologna l'8 marzo 1851 da Paolo e da Annunziata Grandi, e nella sua città nel 1877 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò allo studio della dermatologia [...] semplici (papille pilifere composte), ibid., XXXII (1908), pp. 206-215; Papille pilifere con propagginiterminali composte, con propaggini avventizie e bigemine, ibid., XXXIV (1909), pp. 230-249; I peli con papilla composta, ibid., XXXVII (1910), pp ...
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CARANO, Enrico
Valerio Giacomini
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 18 ag. 1877 dal notaio Francesco e da Carmela Donvito. Dopo aver studiato al ginnasio di Taranto e al liceo di Macerata, si recò nel [...] vegetale delle Puglie; scoprì una nuova forma di Arum nigrum (la var. apulum), seguì la diffusione di piante avventizie antropocore. L'ultimo lavoro, destinato a uscire postumo, fu una ricerca anatomica, morfologica e di biologia fiorale sull ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] , vi si trovano alcune idee che sembrano esser nate con noi o "innate", altre che provengono dall'esterno o "avventizie", altre ancora prodotte e foggiate da noi stessi o "fattizie". Tra queste, le idee di sostanza sono quelle che contengono ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] .
Nella seconda parte affronta le numerose questioni sorte in ambito cartesiano a proposito delle idee: le idee, innate e avventizie, sono la forma stessa per mezzo della quale la mente percepisce immediatamente, senza che vi sia alcuna distinzione ...
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MANFREDI, Filippo (Giovanni Filippo Tomaso)
Gabriella Biagi Ravenni
Figlio di Giovanni Carlo, nacque a Lucca, l'8 marzo 1731.
Suo padre era un "trombetta" (suonatore di corno e di tromba) della Cappella [...] musica sacra.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca, Deposito dell'Istituto musicale Pacini, 1-3: Libro delle musiche annue ed avventizie fatte da me Giacomo Puccini m[aest]ro di capp[ell]a della seren[issim]a Repubblica di Lucca, ed org[anist]a ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] vennero dirette dal Puccini che ne lasciò una dettagliata quanto interessante cronaca nel suo Libro (C) delle musiche annue e avventizie fatte... principiando di 7mbre dell'anno 1763 in seguito dell'altro segnato B per tutto l'anno 1774... (Lucca ...
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Nacque a Casinalbo, frazione di Formigine (Modena) il 17 dic. 1865 da Alfonso e da Emilia Pajni. Interessato dagli studi naturalistici già negli anni del liceo fu guidato da P.R. Pirotta, giovane titolare [...] di altitudine. Tra altri argomenti cari al F. l'attenta elencazione della comparsa e lo studio della diffusione di specie avventizie (oggetto di diverse note sul Bull. della Soc. botanica ital., tra il 1904 e il 1924), le indagini sugli effetti ...
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avventiziato
s. m. [der. di avventizio]. – Condizione d’impiegato avventizio, e periodo di permanenza in tale condizione; anche, il complesso degli avventizî.