Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del Novecento sotto il segno della velocità, dell’accelerazione modernista, [...] sta conducendo, è necessario sconvolgere l’assetto della grammatica tradizionale, “distruggere la sintassi”, abolire aggettivi, avverbi, segni di punteggiatura, servendosi di “analogie vastissime”, di una “immaginazione senza fili” capace di offrire ...
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uno
Riccardo Ambrosini
1. Le 1571 attestazioni di u. sono scarse in relazione all'uso di u. come articolo, pronome, aggettivo, numerale e ad altri più rari. Nella Vita Nuova è 73 volte al maschile (in [...] Pd XXXIII 24. In forma progressiva, Pg III 79 Come le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre.
6.2. ‛ ad una ' è avverbio, " insieme ", in Pg IV 17, IX 63, XXI 35; in Pd XII 35 com'elli ad una militaro, / così la gloria loro insieme luca, il ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] voci formate con possessivi: immiare, inluiare, intuare, con numerali: intrearsi, incinquarsi, immillarsi, con avverbi: indovarsi, insusarsi, formazioni suffissali (neologismi danteschi) come pennelleggiare, torreggiare (➔ hapax).
Il plurilinguismo e ...
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I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] uniti da una congiunzione coordinativa (apri e chiudi).
I binomi avverbiali vengono formati da due strutture principali: l’unione di due avverbi (avanti e indietro, su e giù) e l’unione di due nomi. In quest’ultimo caso, la struttura più frequente ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] altri casi (alto → altamente, rumoroso → rumorosamente, stupido → stupidamente, ecc.; salvo nel caso di violento → violentemente; ➔ avverbi).
Numerosi sono i fenomeni di sandhi esterno che interessano la lingua italiana. I principali sono ➔ elisione ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] , strutture). Caratteristica dei dialetti veneti (e settentrionali), trasferita all’italiano regionale, è il rafforzamento di congiunzioni e avverbi con che: quando che, come che, dove che. L’area delle ➔ preposizioni, meno soggetta al controllo ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] tratti morfosintattici non pansettentrionali, o comunque con specificità locali, si possono invece citare (cfr. Cerruti 2009):
(a) avverbi e sintagmi avverbiali come il tipico solo più, dai valori di «ormai soltanto» o «ancora soltanto», e già ...
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nascere [pass. rem. III singol. anche nascette]
Verbo di uso piuttosto largo, in senso sia proprio che metaforico. Particolarmente notevole l'uso del participio passato.
Vale propriamente " venire al [...] ), If XIX 109, e anche Pd XVII 77.
Notevole a questo proposito l'uso del participio (anche sostantivato) accompagnato dagli avverbi ‛ bene ' e male', a indicare solitamente un destino ormai compiuto: gli spiriti ben nati sono le anime dei penitenti ...
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montare
Andrea Mariani
Il verbo è usato di frequente, soprattutto nella Commedia (ben nove volte, com'è naturale, solo nel Purgatorio); l'unica opera in cui non compare è la Vita Nuova. È sempre usato [...] in questi due casi non si può parlare di un uso assoluto del verbo, il quale è invece, in qualche modo, specificato da avverbi, come qui e ove. In Pd XXII 103 qua giù... / si monta e cala naturalmente, compare la coppia ‛ m. - calare ', che troviamo ...
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troppo (tro')
Ugo Vignuzzi
Avverbio di quantità di media frequenza nelle opere di D., con una trentina di occorrenze in quelle canoniche (quasi un terzo fuori della Commedia), e oltre 50 nel Fiore (due [...] e v. ancora i casi di Fiore XVIII 1 e CLXXX 4, sempre seguendo il verbo cui si riferisce; tuttavia, generalmente l'ordine avverbio-verbo è più consueto: Vn XXXVIII 1 Ricovrai la vista di quella donna in sì nuova condizione, che molte volte ne pensava ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...