URALO-ALTAICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
. Il grande gruppo linguistico uralo-altaico deve essere considerato in modo diverso da quelle famiglie linguistiche per le quali, come per l'indoeuropeo, la [...] posposizione. Nello stesso ugrofinnico (v. ugrofinniche, lingue) le posposizioni indicanti i varî casi sono generalmente formate da avverbî posposti e sono relativamente recenti. I suffissi primarî sono scarsi e scarsissimi quelli comuni a tutto l ...
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La cancelleria
Marco Pozza
La cancelleria
L'anonimo autore della più recente redazione del Chronicon Altinate, scrivendo nell'ultimo scorcio del XII secolo, rammenta fra i vescovi di Olivolo un "Grausus [...] "Sicut obedire patrie nostre legibus nullatenús venit timore [...> " (31).
La narratio si congiunge con l'arenga per mezzo di avverbi e congiunzioni: "quapropter, igitur, quia"; e subito dopo si incontra l'intitulatio, con il nome e i titoli del ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] 22-24), con un primo verso percorso da cinque accenti, un altro con quattro ancora rilevati, e un terzo (con l'avverbio finale di sei sillabe) che non pare concedere più di due accenti principali, si evidenzia in tutta la sua efficacia espressiva in ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] , i nomi dei mesi si trasformavano spesso in serie alfanumeriche (8bre, 9bre, Xbre), altrove venivano decurtati il -mente degli avverbi (incredibilm.e, finalm.e) e lo -zione degli astratti (relaz.e, educaz.e). Ma qualunque parola poteva essere resa ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] è caratterizzata da alcune strutture di base: (a) sono estremamente frequenti gli indicatori temporali (➔ connettivi; ➔ temporali, avverbi; ➔ temporalità, espressione della), che precisano la successione in cui si sono svolti gli eventi e li ancorano ...
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perché (per che)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, quando compare in proposizioni interrogative, avverbio interrogativo), la cui funzione principale, nella lingua di D., è quella di esprimere un nesso di [...] introduce la principale, è il congiuntivo in Pg XXVIII 135.
1.4. Anche nelle proposizioni interrogative, p. (qui come avverbio interrogativo) conserva la funzione di nesso causale, in cui tuttavia la distinzione tra causa efficiente e finale (che non ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] sintattico ([a ˈkːasa] «a casa»), che la oppone, invece, ai dialetti settentrionali;
(e) la tripartizione dei dimostrativi e di alcuni avverbi di luogo (questo, codesto e quello; qui, costì e lì), che sconfina in Umbria e nel Lazio, ma è ormai uscito ...
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BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] , viaggi avversi e risposte di condoglianza, ecc.), ma larga parte è fatta alla variatio e all'uso dei pronomi, preposizioni, avverbi, ecc., nell'inizio delle formulee pistolari. Composto dopo il Cedrus e la Mirra, sarà da collocare intorno al 1203 ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] per dritto «sempre dritto» e capito come? «hai capito?».
Nell’italiano di Roma spicca la presenza, e non solo nella varietà bassa, dell’avverbio mo accanto ad adesso (è frequente anche da mo o da quel dì «da tanto tempo») e di pure (in dialetto puro ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] frizzante abito dell'aneddoto o della sentenza i quattro libri del De dictis (i cuicapitoli sono individualizzati dagli avverbi iuste, modeste, fortiter...), lungi dal respirare lo stesso spirito della storiografia umanistica, ricchi come sono di un ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...