io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] ; LXX 3 ch'i' ho dottanza che la donna mia / non vi faccia tornar così dogliose, e 12 guardate bene s'i' son consumato) o pronome o avverbio relativo (XC 55 il gran disio ch'i' ho di veder lei; XCVI 7 il loco ov'i' son; LXVII 73 donne gentili a cu' i ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] di guida», invece di Führerschein), ad aggettivi di uso comune come [ʃ]tuff «stufo», imprecazioni come o[ʃ]tia!, fino ad avverbi come magari.
Bilinguismo e diglossia trovano un riflesso indiretto nella letteratura italiana, la quale ha sì attinto al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Port-Royal elabora un sistema di razionalismo filosofico in cui logica, [...] parte della Grammatica distingue i tipi di parole in base al criterio tradizionale: nomi, pronomi, articoli, preposizioni, avverbi, verbi, participi, congiunzioni e interiezioni.
Il testo della Grammatica si sofferma a lungo sulla morfologia dei nomi ...
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allora (allore)
Mario Medici
La larga varietà degli usi (sia grammaticali che sintattici e stilistici) del termine è presente nella sua quasi totalità nelle opere di D., anche con peculiarità popolareggianti [...] D. due volte, in rima, che è l'impiego usuale (cfr. per es. Chiaro Quando mi membra 3, Amoroso meo core 4): in un caso come avverbio col valore di " in quel momento ", in Vn XIV 12 13 ond'io mi cangio in figura d'altrui, / ma non sì ch'io non senta ...
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Rappresentazione
Fiorella Giusberti
Renzo Canestrari
Per rappresentazione si intende l'attività e l'operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili o con processi vari, anche non [...] . Il codice proposizionale utilizza simboli diversi e separati per rappresentare gli oggetti e le relazioni fra essi: per es., l'avverbio sopra stabilisce un rapporto spaziale fra due termini, come nella frase "la mela è sopra il piatto". Il codice ...
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dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] . Nel Fiore, là dove e colà dove occorrono 1 volta ciascuno, dove 9 volte.
3. Le occorrenze di d. quale avverbio interrogativo che introduce una proposizione interrogativa per lo più indiretta, non sono molte; cfr. Rime XCIII 5 Ma ben vorrei saper ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] presenza sia di composti in cui sono impiegati elementi formativi derivanti da aggettivi o avverbi delle lingue classiche (pseudoproblema, protoindustrializzazione) sia di composti aggettivali coordinati (angloitaliano, agroalimentare, socioeconomico ...
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ove ('v'; 've)
Mario Medici-Ugo Vignuzzi,
L'avverbio di luogo si presenta nelle opere di D. in alternanza con ‛ dove '. Mentre nella Vita Nuova è nettamente prevalente o. (34 occorrenze, di fronte alle [...] 4, XV 14, IV II 4, X 8, XV 2, XVIII 4, XXI 13 (riferito al passo che precede), XXV 11, XXX 4.
3. L'avverbio si presenta in correlazione con ‛ là ' che precede (in un unico caso colà, Fiore CXXIV 2), in funzione di una determinazione rafforzata della ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] e generino un’altra vita (Piero Angela, Ti amerò per sempre, pp. 26 seg.)
Quando la frase dipendente è posposta, l’avverbio di collegamento così compare alla fine della reggente e si trova subito prima di come (8); se poi la dipendente è anche ...
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UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] (> honnan) "di dove" (⟨ *holnal, cfr. hol ⟨ holt "dove"), ecc.
La maggior parte dei suffissi casuali è però formata da avverbî posposti, p. es., ungh. -ben, -ban ⟨ benn "dentro" (v. sopra), p. es., kézben "nella mano"; ungh. -bâl, ból ⟨ belâl "di ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...