In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] il mio più vecchio amico.
Gli articoli si flettono per ➔ genere e per ➔ numero, in accordo col nome con cui formano un ➔ sintagma nominale. Inoltre, si distinguono in determinativi e indeterminativi.
Secondo ...
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ESCLAMATIVO, COMPLEMENTO
Nell’analisi logica il complemento esclamativo è il complemento che si trova nelle proposizioni ➔esclamative.
Può essere costituito:
– da una ➔interiezione
Uffa, finiscila!
Ah, [...] povero me!
– da un aggettivo ➔esclamativo
Che diavolo vuoi!
VEDI ANCHE esclamativi, avverbi; esclamativo, congiuntivo ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] così così («né bello né brutto», «né bene né male»), il cui significato non è riducibile all’intensificazione dell’avverbio semplice così.
Nel caso delle ripetizioni occasionali di un nome, inoltre, il valore sembra essere più propriamente quello di ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] termine di paragone è preceduto da di quando corrisponde a un nome o a un pronome senza preposizione (2), oppure a un avverbio (4); da che, quando corrisponde a un nome o a un pronome retti da preposizione (5), quando vengono messe a confronto due ...
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Proposizioni subordinate che esprimono la conseguenza logica – reale o possibile – di quanto è affermato nella reggente; possono avere forma esplicita, con il verbo al modo indicativo o congiuntivo introdotto [...] da una delle locuzioni tanto ... che, così ... che, in modo che o dalla congiunzione perché correlativa agli avverbi troppo, poco, abbastanza, oppure implicita, con il verbo al modo infinito retto dalle locuzioni tanto ... da, al punto di. ...
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INTERROGATIVE DIRETTE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni interrogative dirette sono proposizioni indipendenti che servono a formulare una domanda, un quesito, un’interrogazione, [...] riguarda tutta la frase
Vieni al cinema?
Ti va un panino?
A questo tipo di domande si può rispondere soltanto con gli avverbi sì o no.
• Parziali (o nucleari), se la domanda riguarda solo una parte della frase (di solito il soggetto, il complemento ...
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In linguistica, elemento pronominale che sostituisce un costituente (es., in it., i pronomi tonici me, te, lei, lui, noi ecc., e quelli atoni mi, ti, la, lo, gli, ci ecc.); più genericamente, forma che [...] riprende un’espressione precedente nel testo (per es., gli aggettivi tale, siffatto, gli avverbi lì, così ecc.). ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] (del tipo di per effetto di, in preda a) e le congiunzioni (in modo che, al fine di) sembrano più coese degli avverbi (all’aria aperta) o degli aggettivi (in erba); questi ultimi sarebbero più coesi dei nomi (uscita di sicurezza, luna di miele), che ...
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PREZZO O STIMA, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di prezzo o stima indica il costo di un oggetto o il prezzo al quale viene acquistato o venduto, in senso sia proprio, sia figurato.
Spesso [...] come un patrimonio, un capitale, una fortuna, un sacco, a metà prezzo, un occhio della testa, a basso costo, oppure avverbi e locuzioni avverbiali come molto, troppo, poco, di meno, di più ecc.
Inter, Moratti: “Tevez? Costava troppo” («Il Sole 24 ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] : dovuto anche alla loro ampia frequenza d’uso, esso si manifesta nell’utilizzo di ripetuti rafforzamenti, tipicamente costituiti da avverbi di luogo: questo ... qui, quello ... lì/là, ecc. Forme rafforzate di questo tipo sono diventate la norma in ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...