repente
Lucia Onder
Avverbio, in If XXIV 149 ond'ei [il vapore igneo, il fulmine che Marte trae di Val di Magra] repente spezzerà la nebbia, / sì ch'ogne Bianco ne sarà feruto; non sembra avere il comune [...] valore temporale di " subitamente " (Buti), " d'un tratto " (Torraca), " di colpo " (Pagliaro, Ulisse 342), ma piuttosto indicare il modo violento e vigoroso in cui si svolge l'azione (cfr. " Bull. " XIII ...
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apertamente
Fernando Salsano
. Avverbio, da ‛ aperto ', con valore figurato; attestato solo nel Convivio, significa generalmente " con chiarezza ", nel senso che l'intendere e il conoscere non comportano [...] alcuna difficoltà o dubbio; così in I III 11 Apertamente adunque veder può chi vuole che la imagine per sola fama generata sempre è più ampia; IX 10, III II 17, IV VI 3, XI 4, XII 2, XIV 4 (cfr. Guittone ...
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uniformemente
uniformemente avverbio che indica che una certa proprietà, dipendente da più parametri, viene goduta in modo indipendente da uno dei parametri. Per esempio, nella definizione di funzione [...] continua in un insieme E compare un numero δ, a priori dipendente sia dall’errore ε ammesso sia dal punto x ∈ E. La funzione è uniformemente continua in E se tale δ dipende da ε ma non da x. Analogamente, ...
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caramente
Napoleone Eugenio Adamo
. Avverbio usato due volte nella Commedia, la prima per indicare il modo di un gesto di Virgilio che prende per mano D. mentre si apprestano a discendere nel nono cerchio [...] (caramente mi prese per mano, If XXXI 28), e vale quindi " amorevolmente ", " affettuosamente "; la seconda per qualificare il modo di amare di D. le cose più amabili (patria, famiglia, parenti, amici, ...
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intanto
Riccardo Ambrosini
Come avverbio (" contemporaneamente ") ricorre una volta in Rime CXVI 44 (Allor mi volgo per veder a cui / mi raccomandi; e 'ntanto sono scorto da li occhi che m'ancidono) [...] e due nella Commedia: If IV 79 Intanto voce fu per me udita; Pg III 46 Noi divenimmo intanto a piè del monte.
Il nesso congiunzionale ‛ i. che ', " fino al momento in cui ", " finché ", è attestato in ...
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imperfettamente
Vincenzo Valente
L'avverbio è solo in Cv IV XX 7 e indica la ‛ disposizione imperfetta ': se l'anima è imperfettamente posta, non è disposta a ricevere questa benedetta e divina infusione [...] (la grazia); in correlazione col suo contrario (stare perfettamente, cioè ‛ disposizione perfetta '), nello stesso periodo, D. pone il problema dell'infusione della grazia entro la nozione aristotelica ...
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cortesemente
Emilio Pasquini
Avverbio di modo, escluso per ragioni eufoniche o di misura dalla terzina dantesca; spoglio in apparenza delle implicazioni concettuali del sostantivo e dell'aggettivo corrispondenti, [...] quindi limitato all'accezione più banale e ancora viva di " benevolmente ", " dolcemente ".
Così in Vn XII 11 5 Tu vai, ballata, sì cortesemente; Cv IV XXV 1 soavi reggimenti, che sono dolce e cortesemente ...
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tortamente
L'avverbio ricorre una sola volta, in Cv III V 13, in opposto a dirittamente, col significato di " obliquamente ".
D. afferma che il cielo del Sole si rivolge da occidente in oriente, non [...] dirittamente contra lo movimento diurno... ma tortamente contra quello. Cioè la rivoluzione (rivolge) del cielo del Sole si svolge in direzione contraria (contra, da ovest a est) a quella del moto diurno ...
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principalmente
Lucia Onder
Avverbio di uso frequente nel Convivio, nel senso di " soprattutto ": I III 7 la fama buona principalmente è generata da la buona operazione; X 6 lo naturale amore principalmente [...] muove l'amatore a tre cose; IV Le dolci rime 81 Dico ch'ogni vertù principalmente / vien da una radice (ripreso in IV III 2, XVI 2, XVII 1), e Il XIII 14 e 24, III I 12, II 2 e 11, IV 3, IV II 15, IV 11, ...
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lici
Mario Medici
Avverbio di stato in luogo, che ricorre due volte, in rima, nella Commedia (deriva dal termine supposto, non documentato, del latino parlato ĭllīce; cfr. anche Parodi, Lingua 261).
In [...] If XIV 84 io m'accorsi che 'l passo era lici, vale " lì ", contestualmente nel senso di " per di lì ", riferendosi l'intero verso allo spazio dov'è possibile il passaggio, alla via lungo cui si può procedere. ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...